giovedì 5 luglio 2012

Facciamo luce sugli esterni

E luce fu. Illuminare gli esterni non è un gioco da ragazzi: bisogna tenere conto della mancanza di prese, oppure di prese lontane dai punti che si vogliono illuminare; dell’umidità, pioggia e raggi uv; dello spazio da illuminare che può variare da un grande giardino a un piccolo balcone e, ultimo ma importante, dello stile dell’arredamento outdoor.
Ecran in&out di Luceplan
Premesso ciò, ecco una selezione delle varie luci pensate per gli esterni: ci sono le piantane, con diffusori in pizzo (ovviamente effetto pizzo, perché si tratta di materiali plastici intrecciati) così eleganti da essere messi dentro casa quando la bella stagione è finita; le appliques, da attaccare a parete risolvendo così i problemi di spazio; gli “oggetti luminosi” double face, dai pouf ai tavolini, originali idee per arredare bordi piscina e terrazzi; i piccoli elementi luminosi da inserire tra le piante, sia nei vasi che tra le pareti verdi e le siepi. Infine, le luci da terra, quelle che, posizionate lungo i camminamenti, illuminano creando un’atmosfera suggestiva.
Solar bud di Luceplan (si ricarica con il sole)
Le luci da outdoor, o meglio da in&out, come quelle da interni montano lampade a risparmio energetico e dimmerabili, ovvero dotate di un dispositivo che permette la regolazione della potenza. Quelle che si ricaricano con il sole e quindi non consumano nulla, e le luci intelligenti, come i crepuscolari, che si accendono al tramonto, e quelle collegate a un impianto domotico (costa intorno ai 3-4mila euro) che si attivano solo in presenza di persone oppure al contrario in veste di antifurto si accendono con l’intrusione.
Gregg di Foscarini
Attenzione ai materiali: devono essere resistenti alle intemperie, a prova di acqua e di muffa, ai raggi uv e al cloro se in presenza di piscine. Infine i cavi di alimentazione devono essere protetti da capsule idrorepellenti, per godere degli esterni in piena sicurezza. (casa&design)
Solar di Foscarini

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