venerdì 29 marzo 2013

Come ottenere un balcone fiorito


Il balcone e' uno spazio esterno della casa che puo' essere arredato ed attrezzato alla stregua degli altri. Tuttavia le sue dimensioni particolari (spesso si tratta di uno spazio lungo e stretto) ne rendono difficile l'attuazione. Ma a volte basta un pizzico di buon gusto per trasformarlo in un piccolo giardino. 

BalconciniIl balcone tradizionale è costituito da una soletta sporgente dal perimetro dell’edificio, è di modeste dimensioni e presenta tre lati liberi, protetti da una balaustra o una ringhiera
La sua funzione originaria nei palazzi nobiliari era rappresentativa ed aveva lo scopo di permettere di affacciarsi per assistere a rappresentazioni e cortei. In epoca moderna, invece, si tende a costruire il balcone come corpo incassato all’interno della struttura, in modo che sia più riparato. 
Esistono poi balconi che si affacciano all’interno della proprietà, quindi su cortili o giardini, al riparo dalla visuale e dai rumori. 

Quindi ci sono differenti tipi di balconi, che si distinguono anche per le dimensioni: il balcone lungo e stretto, 5 – 6 metri per 1,00 – 1,20 metri; il balconcino, 1,50 x 0,70 – 0,80 metri; il balcone quadrato; il balcone a due zone, con una parte lunga e stretta e una più larga in corrispondenza di cucina e soggiorno. 

Balcone attrezzatoNella sistemazione di un balcone bisogna tener conto prima di tutto di due fattori: l’esposizione e il carico portante
L’esposizione è importante non solo per l’eventuale comfort del balcone, ma anche per la scelta del tipo di piante. Può capitare ad esempio che un balcone sia esposto a Sud, e quindi con il sole tutto il giorno, o a Nord, e quindi sarà sempre in ombra. 

La sistemazione del balcone deve poi tener conto del peso che la struttura può sopportare. Nel caso di balconi a sbalzo esso è più limitato e la capacità portante è maggiore lungo i muri dell’edificio, piuttosto che all’estremità. 
Quindi se si vuole disporre sul balcone delle fioriere, bisogna tener conto di questo fattore per scegliere dove posizionarle. Inoltre bisognerà utilizzare del terriccio specifico per balconi, diverso da quello da giardino, perché più leggero, e che assorbe l’umidità in modo giusto e protegge le radici dagli sbalzi di temperatura. 

Prima di sistemare le piante è bene provvedere all’impianto elettrico e a quello idraulico
Infatti, anche se il balcone è molto piccolo è importante avere una lampada a parete, non solo per quando si esce fuori, ma per tenerla accesa anche per godere, dall’interno, del balcone fiorito. 
Il voltaggio può essere quello normale a 220 V perché sul balcone non c’è quell’eccesso di umidità caratteristico del giardino, dove è preferibile posizionare lampade a basa tensione. 
Anche una presa d’acqua può essere utile per annaffiare le piante, anche perché oggi possiamo disporre irrigatori automatici a timer che entrano in funzione in caso di lunghe assenze. 

Tenda da soleSe il balcone è in pieno sole è importante prevedere una schermatura, perché le radici possono non essere sufficientemente protette dal terriccio e bruciarsi. La tenda da sole è la soluzione ideale ma, in caso di edificio condominiale, dovrà naturalmente uniformarsi alle caratteristiche previste dal regolamento. 

La sistemazione delle piante deve tener conto delle dimensioni del balcone. Una soluzione può essere quella di mettere delle cassette con ganci, all’interno o all’esterno, in cui piantare fiori stagionali come tulipani, giacinti, narcisi, gerani, begonie, o rampicanti come l’edera, ilplumbago, ecc. Avendo cura di sistemare varie specie a seconda della stagione, si può avere sul balcone un’oasi di verde per tutto l’anno. 

Un’altra soluzione è invece quella di ricoprire le pareti con tralicci per far crescere i rampicanti. I tralicci, in legno o in plastica, si trovano in vendita nei centri per il giardinaggio e per il fai da te e quelli in plastica offrono il vantaggio di essere resistenti agli agenti atmosferici. 
Su di essi si può mettere oltre l’edera, la vite canadese o la clematide, e nei paesi più caldi anche il gelsomino, il caprifoglio, la passiflora

Contenitori per piantecontenitori sono importanti per la salute delle piante. I vasi migliori sono quelli in materiale refrattario, che non si riscaldano o raffreddano facilmente, così da non sottoporre le piante a sbalzi di temperatura. Risultano quindi poco raccomandabili i vasi in cemento e assolutamente da evitare quelli in metallo. 
portavasi sono importanti per sollevare le piante da terra, ma devono essere più larghi dei vasi di almeno 3-4 cm, in modo che le piante vivano bene e l’aria circoli tra il vaso e il portavaso. 

Le piante, per essere mantenute in buono stato, vanno opportunamente protette. D’estate, per preservarle dal sole, oltre che utilizzare una tenda sarà necessario stendere uno strato di torba sul terriccio. 
Allo stesso modo in inverno le piante andranno protette dal freddo, soprattutto nelle regioni dal clima più rigido dove sarà necessario fasciare con idonei materiali i fusti di piante ed arbusti, per poi liberarli in primavera. Anche in questo caso bisognerà usare della torba per mantenerle al giusto tepore. 

Quando si è in vacanza il problema principale è quello di non far mancare alle piante l’acqua di cui hanno bisogno. Per questo problema sono in vendita idonee apparecchiature che permettono diprogrammare l’irrigazione ad ore prestabilite. Oltretutto esse non rovinano l’estetica dei balconi perché i tubi e le apparecchiature possono essere facilmente mimetizzati tra le piante.  

arch. Carmen Granata

mercoledì 27 marzo 2013

Le principali novità della riforma del condomio


Continua il nostro appuntamento settimanale alla scoperta della principali riforme relative al "mondo condominio". Buona lettura.

  1. Gestione trasparente conto corrente di un condominio
  2. Più controlli contro i morosi e sanzioni per chi viola il regolamento
  3. I requisiti dell'Amministratore
  4. La nomina e il licenziamento dell'amministratore. La nomina di un amministratore è obbligatoria se il condominio è costituito da almeno nove condomini. L'amministratore resterà in carica senza la necessità di riconfermarlo ogni anno. Potrà essere "licenziato" dall'assemblea alla scadenza del mandato annuale (o con le modalità prevista dal regolamento condominiale) ma anche, su richiesta anche di un solo condomino, quando siano emerse gravi irregolarità fiscali o per non aver aperto il conto condominiale. Al momento della nomina dovrà, infine, indicare quanto chiede come compenso. (ilsole24ore)
  5. Convocazione assemblea e spese per scale
  6. Il sito web condominiale
  7. Stop ai divieti sugli animali
  8. Più facile intervenire sulle parti comuni
  9. Il distacco dal riscaldamento centralizzato
  10. Quorum per rinnovabili e videosorveglianza

lunedì 25 marzo 2013

E' il momento delle pulizie di primavera!


Quando la luce della primavera entra in casa si viene colte da un’inaspettata voglia di pulito, ordine e freschezza. È normale – la polvere che prima non vedevi adesso sonnecchia in bella vista illuminata dai raggi del sole: improvvisamente noti tutto ciò che sino al giorno prima ti sembrava di non aver visto. Le tende sono un po’ grigie, i rivestimenti di divani e cuscini vanno lavati, gli infissi sono da pulire in modo energico – tutta la casa ha bisogno di essere profondamente rinfrescata e tu ti senti sull’orlo di una crisi di panico!
Non disperare – la soluzione è più semplice di quanto tu possa pensare: basta un piano di organizzazione preciso (professionale, direi) e un cestino di prodotti efficaci, scelti in base alla tipologia di casa nella quale abiti. Legno, ceramica, vetro e materiali plastici sono superfici molto diverse tra loro, che vanno trattate in modo differente. Qualche consiglio di base può essere utile per incominciare.
La prima cosa da fare è staccare le tende e lavarle considerando il tempo della lavatrice: appena terminato dovrai appenderle per evitare brutte pieghe!
Nel frattempo spolvera il soffitto e lava tapparelle e vetri – questi lavori sporcano il pavimento, che pulirai per ultimo. Passa lo straccio su quadri, soprammobili, mensole. Poi aspira o spazza il pavimento. Per ultimo, lava ed eventualmente incera. Per superare l’ansia da prestazione, suddividi il lavoro su più giornate e preparati una vera e propria “scaletta”. In questo modo anche il più arduo dei lavori domestici è affrontabile con serenità. Fai una lista delle superfici da pulire stanza per stanza e assegna a ciascuna il detersivo corretto.  
Tra gli indispensabili ci sono senza dubbio:
- un detergente multiuso;
- un detergente per i vetri;
- un detergente per persiane e infissi;
- un antipolvere o detergente per i mobili in legno;
- un detergente per i pavimenti;
- cera per pavimento.
Acquista tutti i prodotti in anticipo in modo da non doverti interrompere mentre lavori. Non affrontare la giornata cercando di fare tutto subito – impara a ritagliarti qualche momento di riposo per godere del risultato.  Ecco lo spirito giusto. Organizzati come una professionista. Procurati i prodotti giusti (Nuncas ne ha davvero uno per ogni esigenza e superficie) e poi lavora sodo per un breve tempo. Ora ammira il risultato e rilassati un po’… vivere in una casa che profuma di pulito è una sensazione meravigliosa, che scalda il cuore e la vista.

venerdì 22 marzo 2013

APPARTAMENTO IN VENDITA A VICO EQUENSE- LOCALITA' MOIANO

Nel cuore della frazione di Moiano, in contesto familiare e semidipendente, disponiamo di un piccolo appartamento posto al primo piano, composto da ingresso, cucina abitabile, soggiorno con soppalco e bagno. € 130.000,00

mercoledì 20 marzo 2013

Le principali novità della riforma del condominio


Cari amici, continua il nostro appuntamento settimanale con le riforme del condominio. Buona lettura a tutti.

  1. Gestione trasparente conto corrente di un condominio
  2. Più controlli contro i morosi e sanzioni per chi viola il regolamento
  3. I requisiti dell'Amministratore. L'Amministratore deve godere dei diritti civili, non deve essere stato condannato per reati contro il patrimonio, nè deve essere stato protestato. Dovrà avere requisiti di onorabilità, aver frequentato un apposito corso e stipulare una polizza a tuleta dei rischi. Dovrà avere almeno il diploma di maturità, oltre ad aver frequentato il corso specifico e, ove ciò sia richiesto dall'assemblea, stipulare una specie di polizza assicurativa a tutela dei rischi derivanti dal proprio operato. Se ha svolto questa funzione per almeno un anno potrà però evitare corso e diploma, se è uno dei condomini anche la polizza.
  4. La nomina e il licenziamento dell'amministratore
  5. Convocazione assemblea e spese per scale
  6. Il sito web condominiale
  7. Stop ai divieti sugli animali
  8. Più facile intervenire sulle parti comuni
  9. Il distacco dal riscaldamento centralizzato
  10. Quorum per rinnovabili e videosorveglianza

lunedì 18 marzo 2013

Ulteriore proroga per richiedere la sospensione dei mutui


E’ stato ulteriormente prorogato al 31 marzo 2013 (precedente scadenza 31 gennaio 2013) il termine ultimo per la presentazione delle domande volte ad ottenere la sospensione delle rate di mutuo.


Ulteriore proroga per richiedere la sospensione dei mutui.
Ciò è stato reso possibile grazie ad un accordo tra l’Abi e le 13 Associazioni di Consumatori con cui hanno rinnovato per la quinta volta il Piano Famiglie. Le domande vanno consegnate alla propria banca, compilando un apposito modulo che ogni istituto di credito predispone sulla base del fac-simile elaborato dall’Abi. A questo punto non rimane che sperare che venga nuovamente attivato il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, nato nel 2010.
proroga sospensione rate mutuo
Ma cosa prevede il Piano Famiglie?
- Il Piano Famiglie da la possibilità a coloro che sono in ritardo nei pagamenti delle rate di mutuo fino a 90 giorni consecutivi di sospendere le rate. Non possono chiedere una nuova sospensione coloro che ne hanno già usufruito in passato, anche se vi è stata la proroga;
- Durante la sospensione, gli interessi contrattuali continuano a maturare e possono essere rimborsati in maniera diversa, a seconda che il richiedente abbia chiesto la sospensione solo della quota capitale o anche della quota interessi;
- Il mutuo dev’essere stato stipulato per acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale e, se garantito da ipoteca, non può avere un importo superiore a 150 mila euro;
- Rientrano anche i mutui cartolarizzati, quelli rinegoziati o oggetto di operazioni di portabilità, nonché quelli accollati;
- Possono chiedere la sospensione solo le persone fisiche che abbiano un reddito fino a 40 mila euro l’anno e che fino al 28 febbraio 2013 hanno subito eventi negativi quali:
sospensione rate mutuo1) la perdita del rapporto di lavoro subordinato. Non rientrano i casi di risoluzione consensuale o per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia/anzianità, i casi di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, o ancora di dimissioni del lavoratore non per giusta causa;
2) il venir meno del rapporto di lavoro di cui all’art. 409, n. 3, c.p.c., ossia i rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale ed altri rapporti di collaborazione consistenti nel prestare un’opera continuativa e coordinata. Non vi rientrano quei rapporti in cui vi sia una risoluzione consensuale, un recesso datoriale per giusta causa, oppure un recesso del lavoratore non per giusta causa;
3) la morte o l’insorgere di una condizione di non autosufficienza;
4) la sospensione dal lavoro o la riduzione dell’orario di lavoro per una durata di almeno 30 giorni, anche in attesa di CIG, CIGS o di altre misure di sostegno del reddito. (tutorcasa.it)

venerdì 15 marzo 2013

Un tetto verde in 5 passi


Esistono enormi opportunità di crescita di alimenti nelle nostre città, e non pensiamo a futuristiche architetture sostenibili che vedono la creazione di grandi aziende agricole verticali. Ma stiamo parlando di giardini pensili , o meglio la creazione di giardini pensili dove coltivare il nostro piccolo orto applicando i principi di un’agricoltura biologica e sostenibile. Questa è un primo passo da compiere che fa parte di quel movimento che va sotto il nome di agricoltura urbana, che individua nella città spazi altrimenti inutilizzati per adibirli a coltivazioni ad agricoltura biologicaUn giardino pensile può essere una soluzione oltre che essere esteticamente piacevole e sostenibile. Un giardino pensile infatti possiede tutta una serie di vantaggi per gli abitanti dell’edificio e per l’ambiente circostante. Per tetto verde si intende generalmente una moquette di piante sul tetto in grado di migliorare il rendimento energetico degli edifici e ridurre l’effetto del deflusso delle acque a causa delle tempeste. Ma c’è addirittura chi alleva pesci nei terrazzi del proprio condominio. Certamente sarà un po’ difficile arrivare a questo ma dobbiamo considerare che sprechiamo un sacco di spazio molto spesso. Mentre un giardino pensile potrebbe rifornire la nostra famiglia o addirittura il negozio sotto casa di verdura fresca e biologica.
  • Come Realizzare un Giardino Pensile
Un giardino pensile potrebbe fornire anche prodotti ortofrutticoli mentre isola l’edificio offrendo prodotti e alimenti freschi alle famiglie invece si essere solamente uno strato di erba. I giardini pensili prima di tutto possono essere molto semplici ma anche molto elaborati e ricchi di ingegnosi sistemi che magari riutilizzano e purificano l’acqua piovana utilizzabile poi per l’irrigazione. Per chi desidera avviare il proprio giardino pensile da voi qui elenchiamo alcuni importanti fattori da prendere in considerazione:
  1. Per un giardino pensile pensa alla sicurezza prima di tutto e soprattutto. Il che non significa solo di proteggere quelli che dal tetto possono cadere. Dal momento che solitamente i tetti sono luoghi ventosi dovrai proteggere qualsiasi cosa del giardino pensile che possa cadere dal tetto e colpire i passanti, installando recinzioni di protezione. Consultate per questo gli uffici tecnici comunali locali che sapranno fornirvi le autorizzazioni necessarie e i regolamenti per la realizzazione della recinzione.
  2. In giardino pensile bisogna considerare il terreno umido pesante. Così come il tetto dovrà essere progettato ai carichi come la neve, così bisognerà capire il carico sostenibile del vostro tetto (consultate per questo un ingegnere civile). Questo per evitare che un eccessivo carico posto in punti sbagliati possa causare danni strutturali all’edificio. Nella maggior parte dei casi infatti avrete bisogno di utilizzare un materiale che faccia da medium invece del terreno naturale. Infatti potrete utilizzare una combinazione di vari terreni disponibili attraverso negozi di giardinaggio. Inoltre poiché i nutrienti vengono consumati dalle piante, il compost verrà rinnovato all’inizio di ogni stagione ma per un certo periodo iniziale è possibile attendere per un rinnovo stagionale. Quando nevica invece è bene spingere la neve ai lati del perimetro del tetto (magari non tirandola ai passanti sulla strada).
  3. Per un giardino pensile avrete bisogno di contenitori leggeri che consentono il drenaggio delle acque. Per avere il massimo beneficio energetico dovreste appoggiarli direttamente sulla superficie del tetto. In qualche negozio specializzato esistono sistemi di contenitori appositamente progettati per i tetti verdi e giardini pensili. Per evitare che le radici non escano e rovinino la superficie del tetto è possibile utilizzare dei vassoi in plastica con un tessuto o sacchi per mangimi.
  4. In giardino pensile la scelta della verdura o frutta da piantare dipende dalla disposizione del carico e dal peso del carico che è possibile applicare sul tetto. E’ bene misurare un mq di terra con la vegetazione il suo vaso, eventuali sistemi di irrigazione e che sia bagnato per conoscere il peso totale limite da poter applicare. 
    Spesso non è facile coltivare verdure come carote, broccoli, meloni e angurie. Ogni esperimento ed esperienza per voi sarà necessaria ad individuare la verdura che meglio potrà crescere nel vostro giardino pensile.
  5. In giardino pensile l’irrigazione può avvenire con sistemi molto diversi ma un efficace impianto a goccia la cui risorsa provenga da una raccolta di acqua piovana potrebbe essere una soluzione veramente ottimale e sostenibile. Senza dubbio il vostro negozio di giardinaggio di fiducia saprà consigliarvi l’impianto d’irrigazione ottimale per le vostre esigenze e dimensione del giardino pensile.
Prima di tutto questo naturalmente dovrete considerare fattori come la quantità di vento che soffia sul terrazzo (potrebbe essere interessante considerare semmai l’installazione di una piccola turbina eolica) o l’esposizione della copertura (quindi pensare alla tolleranza al caldo di determinate colture per il vostro giardino pensile).

mercoledì 13 marzo 2013

Le principali novità della riforma del condominio


Cari amici lettori, come ogni mercoledì, torna l'appuntamento con l'informazione sulle recenti riforme relative al condominio. Auguriamo a tutti una buona lettura...

  1. Gestione trasparente conto corrente di un condominio
  2. Più controlli  morosi e controlli per chi vìola il regolamento L'amministratore dovrà agire con decreto ingiuntivo contro i morosi entro sei mesi dal rendiconto in cui siano elencate le rate di spesa che questi non hanno pagato. Le violazioni del regolamento costeranno care ai condomini: 200 euro, che possono salire a 800 in caso di recidiva. In caso di condomino moroso l'amministratore potrà procedere con l'ingiunzione senza chiedere una preventiva autorizzazione dell'assemblea e potrà comunicare ai creditori i dati di chi non paga. Questi così potranno agire in prima battuta sui morosi. Se la mora dura più di 6 mesi dovrà sospendere il condomino debitore dalla fruizione dei servizi comuni. -ilsole24ore
  3. I requisiti dell'Amministratore
  4. La nomina e il licenziamento dell'amministratore
  5. Convocazione assemblea e spese per scale
  6. Il sito web condominiale
  7. Stop ai divieti sugli animali
  8. Più facile intervenire sulle parti comuni
  9. Il distacco dal riscaldamento centralizzato
  10. Quorum per rinnovabili e videosorveglianza

venerdì 1 marzo 2013

Happy anniversary: amare il proprio lavoro


In occasione del quinto anniversario dell'apertura della nostra Agenzia Immobiliare -Studio Savarese- riporto di seguito una riflessione sull'amore del proprio lavoro...

“Se troverete di che vivere da un lavoro che amate, avrete scoperto il segreto per vivere una vita felice”: Questa frase l’ho letta in un libro, citazione di una mamma, e racchiude una grossa verità: non saremo mai felici se non faremo un lavoro che amiamo e ci piace. Non è detto che lo saremo in caso contrario, ma è molto più probabile!
Purtroppo mi capita spesso di incontrare persone che non sembrano amare il proprio lavoro: spesso non sorridono con un cliente, magari sono frettolose o distratte, non vedono l’ora che la giornata finisca per smettere di “faticare”, si alzano di malavoglia pensando al lavoro, sono impazienti di andarsene in ferie per non lavorare qualche settimana. Oltre a non considerare a debito modo la fortuna (oggi più che mai) di avere un lavoro, sembrano non amare il proprio lavoro per nulla. Evidentemente ignorano le sagge parole con cui ho aperto questo articolo.
L’ideale sarebbe trasformare una propria passione, un interesse, qualcosa che amiamo fare, in un lavoro: se traduciamo qualcosa che ci piace fare senza essere pagati in un lavoro per il quale siamo, invece, retribuiti, sicuramente lo faremo volentieri e ci metteremo la passione e la grinta per farlo veramente bene. Ma non sempre questo è possibile. Come fare?
Per amare il proprio lavoro dobbiamo semplicemente amare. Innanzitutto comprensione, ossia capire il valore del lavoro che facciamo, a chi è utile, come migliora la vita di chi ci sta vicino, di coloro che conosciamo e di coloro che invece sono sconosciuti. Comprendere le caratteristiche positive, al di là di quelle che non ci piacciono.
Accettazione. Ossia apprezzare il nostro lavoro per quello che è, sapendo accettare anche gli aspetti che consideriamo negativi. Un buon modo può essere quello di rifletterci sopra e chiederci a chi potrebbero piacere le cose che a noi non piacciono e perché, e cominciare a svolgere anche certi compiti sgradevoli con un atteggiamento differente.
Rispetto per quello che è il nostro ruolo, le nostre mansioni e i nostri compiti. Invece di considerarne alcuni umilianti (nessun lavoro è umiliante) o spregevoli, dovremmo comprendere come anche questi sono importanti ed utili. Dovremmo anche metterci creatività, escogitando modi nuovi per renderlo sempre più utile e divertente.
Dovremmo lavorare con calma, scegliendo di svolgere ogni mansione con cura, senza tralasciare nulla o lavorare in modo distratto o superficiale: più attenzione e impegno poniamo nelle cose, più queste ci appassioneranno e interesseranno.
La cosa più importante per amare il proprio lavoro è che l’ amore è una scelta, e possiamo compierla sempre, ogni giorno. Non è che il nostro lavoro è noioso o brutto: a noi sembra così. L’atteggiamento mentale è determinante. Se smettiamo di lamentarci, di osservare tutte le cose noioso o che troviamo sgradevoli e ci concentriamo su quello che di positivo e prezioso stiamo facendo, possiamo incominciare ad amare il nostro lavoro a partire da subito. Prima di pensare a cambiare lavoro, dobbiamo provare (e riuscire) a cambiare il nostro atteggiamento nei suoi confronti. Allora si che tutti impareranno veramente ad amare il proprio lavoro. -Giacomo Papasidero