In Italia si distribuiscono due tipi di gas, entrambi privi di componenti tossici:
- il gas naturale, noto come "metano", che arriva alle nostre case attraverso le reti di distribuzione;
- il Gpl (gas di petrolio liquefatto), un derivato del petrolio venduto in bombole o in piccoli serbatoi.
Ciascun apparecchio a gas deve essere idoneo a funzionare col tipo di gas disponibile nella località dove viene installato. All'eventuale adattamento deve provvedere un installatore qualificato. Tutti gli apparecchi, inoltre, devono riportare la marcatura CE.
Requisiti essenziali per la sicurezza
- Ventilazione: i locali dove sono installati gli apparecchi devono essere adeguatamente ventilati.
- Aerazione: i locali dove sono presenti apparecchi che scaricano nell’ambiente i prodotti della combustione, devono essere adeguatamente aerati per favorire il ricambio d’aria.
- Evacuazione prodotti della combustione: gli apparecchi che devono evacuare i fumi prodotti dalla combustione all’esterno dei locali, tramite raccordo con efficienti sistemi di scarico (camini, canne fumarie, ecc.).
- Dispositivi di sorveglianza di fiamma: tutti gli apparecchi (ad esclusione dei piani di cottura) devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma, per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento.
- Tenuta degli impianti: gli impianti di adduzione del gas combustibile devono essere a tenuta, cioè non ci devono essere perdite di gas; iltubo di adduzione deve essere di acciaio o di rame. Se il tubo è di gomma, deve essre sostituito ogni 5 anni, entro la data di scadenza stampata sul tubo stesso.
- Rivelatori di gas: dispositivi non obbligatori, ma che possono contribuire alla sicurezza mediante rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas.
Buone abitudini
- Chiudere il rubinetto del gas o quello della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi. Ciò va fatto sempre, in caso di assenza da casa, anche se di breve durata.
- Per accendere un bruciatore del piano di cottura con un fiammifero, accendere prima il fiammifero, accostarlo al bruciatore e solo dopo aprire il rubinetto del gas.
- Non allontanarsi dalla cucina lasciando cibi in cottura sul fuoco.
- Evitare di riempire troppo le pentole, perché la fuoriuscita di liquidi in ebollizione può causare lo spegnimento della fiamma.
- Acquistare piani cottura dotati di dispositivo di sicurezza che, in caso di spegnimento accidentale della fiamma, blocca l’erogazione del gas.
Caldaie a gas
Le caldaie a gas possono essere di tre tipi:
- tipo A, di portata termica limitata, preleva l'aria necessaria alla combustione e la reimmette sempre all'interno dell'ambiente dov'è installata, che non può essere adibito a camera da letto o bagno, né avere volume inferiore a 12 metri cubi;
- tipo B, il più diffuso, "a camera di combustione aperta", che preleva l'aria all'interno dell'ambiente (che non può essere camera da letto né bagno), ma espelle i fumi all'esterno;
- tipo C, cioè apparecchio "stagno", che preleva l'aria dall'esterno e la espelle sempre all'esterno, non permettendole mai di entrare in contatto con il locale.
Ad esse si aggiungono le caldaie a condensazione, che sono in grado di ottenere rendimenti molto elevati, recuperando il vapore acqueo contenuto nei fumi, e perciò di risparmiare molto sul carburante, ma hanno costi superiori e richiedono un impianto ad hoc per eliminare la condensa.
I locali d'installazione devono essere permanentemente ventilati, per la caldaie di tipo B, mediante aperture di superficie pari a 6 cm2 per Kw installato, con un minimo di 100 cm2. Il tipo A richiede invece due aperture, di almeno 100 cm2 ciascuna. Il tipo C non necessita di aperture permanenti di ventilazione.
Manutenzione
Le caldaie devono essere sottoposte a manutenzione ogni anno, preferibilmente prima dell’inizio del periodo di riscaldamento. La loro corretta gestione consente di avere un impianto sicuro, risparmiare sull'uso di combustibile e ridurre le emissioni inquinanti.
Qualsiasi tipo di intervento sugli impianti a gas deve essere per legge eseguito da operatori abilitati.
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