lunedì 29 aprile 2013

Camerette: 5 soluzioni salvaspazio


Da cosa si riconosce una casa moderna? Nella maggioranza dei casi, dalle camere piccolissime. Soprattutto le camerette dei bambini. Proprio questo spazio è spesso il più difficile da arredare perché i piccoli non solo ci dormono, ma ci giocano, riposano, studiano e danno sfogo alla propria creatività, sperimentano, scoprono le proprie passioni.
Tutto ciò richiede spazio e allo stesso tempo ci porta a fare i conti con porte, finestre, prese elettriche, sicurezza, funzionalità e necessità di strutture che crescano e si trasformino insieme ai bambini, rispondendo di volta in volta a nuove esigenze.
Le norme di igiene impongono almeno 9 mq per una camera singola e almeno 12 mq per una camera doppia. All’interno di queste mura, un ottavo della superficie deve essere adibito ad aero-illuminazione. Insomma, le parole d’ordine sono ottimizzare l’arredo e trovare soluzioni salvaspazio. Via libera a mensole poste in alto sulle pareti, ceste e bauli da riporre in ogni angolo che altrimenti resterebbe non sfruttato, a qualunque oggetto dalla segreta funzionalità di contenitore, scaffali modulari, che permettano una futura integrazione di componenti aggiuntivi e mobili componibili che si possano trasformare riposizionando i pezzi come in un puzzle. Ma, soprattutto, puntate tutto sulla scelta del letto, che farà davvero la differenza! Ecco le 5 tipologie di letto salvaspazio da preferire e le più diffuse in commercio. (BZCASAMAG)

1. Letto contenitore

E’ la soluzione che può andare in camere di una metratura sufficiente a lasciare intorno spazio vitale per i giochi del bambino. Posizionato a ridosso di una parete o al centro della stanza, ha il vantaggio di ospitare un contenitore grande quanto la superficie stessa del letto per riporre biancheria e asciugamani e anche l’abbigliamento che si usa meno spesso, come nel cambio stagione. C’è spazio per scatole e buste per il sottovuoto, in modo da mantenere l’ordine e creare dei sottocontenitori separati. Ma lo spazio contenitore può anche essere già suddiviso in cassettoni o presentarsi come una mini libreria.

2. Letto a castello o a ponte

E’ la primissima soluzione salvaspazio entrata nella cameretta dei bambini, tipica delle case di villeggiatura o di appartamenti piccoli abitati da famiglie con due o più figli, ma che ha trovato rapido utilizzo in navi, caserme e in tutti i luoghi in cui si rende necessario occupare il minimo spazio in pianta, rispetto alla superficie del pavimento. Oggi il letto a castello è tornato di gran moda, ma è stato reinterpretato in tanti modi, nelle soluzioni “a ponte“. Quello che viene maggiormente proposto è lasoluzione a L, ossia con il letto inferiore orientato ad angolo retto rispetto al superiore, in modo da creare due spazi di riposo differenti per i due bambini, che sono maggiormente indipendenti scelta dei momenti di relax o di attività, nella gestione della luce, per esempio per leggere mentre l’altro già dorme, e nell’accesso, in particolare per chi dorme al piano superiore, che non deve più usare la pericolosa scaletta ma dei comodi gradoni che sono allo stesso tempo anche utili contenitori. In più, avere i due letti solo parzialmente sovrapposti permette di ottenere spazi sfruttabili per dei piccoli armadi o per la scrivania. Il vantaggio di questa struttura è che è posizionata tutta su una sola parete perciò l’ingombro è minimo (le misure minime richieste della parete sono 210 cm). Se si decide di utilizzare due pareti, l’armadio angolare permetterà di avere ulteriore spazio generalmente non utilizzato. Per chi ha tre figli niente paura: sono state già inventate le camerette a ponte con il terzo piano o che sfruttano lo spazio contenitore del letto per posizionare strategicamente un terzo letto estraibile!

3. Letto a soppalco

Come nel letto a castello, il letto a soppalco è sopraelevato ma non ha la rete inferiore, per lasciare lo spazio sottostante libero per essere adibito ad altri scopi. Di solito la parte sottostante è utilizzata per creare la zona di lavoro, con scrivania e cassettiera, oppure con un armadio. Quando al posto del letto a pavimento si posiziona un divano, magari un divano letto che è ulteriormente apribile per ricavare nuovi posti, si parla di letto a castello Futon.
Le case di arredo più creative stanno proponendo nuove soluzioni e nuove interpretazioni del concetto di soppalco. Sempre più spesso capita di vedere un soppalco “rovesciato”, con la scrivania al secondo livello su una pedana sotto la quale è nascosto il letto estraibile.

4. Letto scorrevole

E’ una categoria trasversale, che abbiamo visto spesso comparire nelle categorie precedenti. Negli ultimi anni però invece che soluzione di emergenza, per molte aziende è diventato il concetto dominante della proposta di arredo per camerette. Non è raro infatti trovare pareti attrezzate con pannellature modulari e boiserie lungo le quali possono scorrere, orizzontalmente o in senso trasversale, sia letti che scrivanie o altri complementi, permettendo alla camera di trasformarsi in uno spazio magico e mutevole che di volta in volta si fa palcoscenico su cui i bambini protagonisti sono pronti a inscenare il proprio ruolo.

5. Letto pieghevole

E’ il letto che in assoluto crea più spazio, perché sparisce completamente durante il giorno. Possiamo includere in questa categoria divani e poltrone letto, oppure letti a scomparsa che non lasciano traccia di sé piegandosi dentro un armadio o una finta parete. 





venerdì 26 aprile 2013

Assicurazione mutuo: tipologie di polizze e la loro importanza


assicurazione mutuo
Le assicurazioni  possono essere obbligatorie o facoltative,  possono costituire una spesa non indifferente, ma potrebbero essere necessarie. Ne esistono diversi  tipi: la polizza scoppio e incendio, le assicurazioni mutuo facoltative, che coprono eventuali danni al mutuatario, come morte, infermità o perdita del lavoro.
La polizza  scoppio e incendio, che è obbligatoria, viene in genere  offerta dalla banca che eroga il mutuo. In caso di sinistro tale assicurazione prevede un rimborso pari al costo di ricostruzione dell’immobile ipotecato, che dovrebbe estinguere il debito con la banca.
Il pagamento della polizza può avvenire con due modalità: versando inizialmente l’intera cifra in un’unica soluzione , oppure si potrebbe  diluire nel piano di rimborso del mutuo come quota della rata mensile.
Le assicurazioni mutuo facoltative possono essere attivate se lo desidera il mutuatario, ma in alcuni casi è la banca  che lo impone come condizione per l’erogazione del finanziamento.

Assicurazione mutuo: le tipologie

Come già accennato ne esistono diverse tipologie:
-L’assicurazione mutuo contro i rischi di perdita del lavoro può essere sottoscritta  solo in caso di contratto a tempo indeterminato: se infatti il cliente viene licenziato, l’assicurazione si impegna a rimborsare le rate mensili del mutuo per circa un anno. In questo periodo, in teoria, il mutuatario dovrebbe trovare un lavoro che gli consenta di continuare a pagare il mutuo.
-L’assicurazione mutuo “temporanea caso morte” del cliente stesso va invece a favore dei familiari. In caso di mutui cointestati, la polizza copre il 50% del valore del mutuo.
assicurazione mutuoIl costo di queste assicurazioni è generalmente più elevato rispetto alle polizze incendio e scoppio. Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione alla stipula del mutuo, oppure può essere rateizzato.

Per  ridurre i costi  è possibile optare per polizze che prevedano una graduale riduzione del capitale assicurato al decrescere del debito residuo. Inoltre il mutuatario, se lo ritiene opportuno e vantaggioso per il portafoglio,  può scegliere una compagnia di assicurazione diversa da quella convenzionata con la banca. di Elisabetta Paladini Tutorcasa.it

mercoledì 24 aprile 2013

Le principali novità della riforma del condominio

Via libera del Senato alla riforma del condominio. La commissione Giustizia ieri ha approvato in sede deliberante la legge che cambia le regole per la gestione della vita condominiale. Una riforma storica di una disciplina che risale al 1942 e che tocca direttamente la vita quotidiana di molti milioni di famiglie italiane. Si rende più agevole la formazione delle maggioranze assembleari, più stringenti e trasparenti gli obblighi degli amministratori, più moderna e attuale la disciplina delle parti comuni e, in generale, della vita in condominio.

  1. Gestione trasparente conto corrente di un condominio
  2. Più controlli contro i morosi e sanzioni per chi viola il regolamento
  3. I requisiti dell'Amministratore
  4. La nomina e il licenziamento dell'amministratore
  5. Convocazione assemblea e spese per scale
  6. Il sito web condominiale
  7. Stop ai divieti sugli animali
  8. Più facile intervenire sulle parti comuni. Sarà più facile cambiare la destinazione d'uso e delle parti comuni del condominio: non servirà più l'unanimità dell'assemblea, ma basterà la maggioranza dei 4/5 dei condomini, con 4/5 dei millesimi. Potranno impugnare le delibere assembleari, per annullare, anche i condomini che si sono astenuti. Prevista la mediazione obbligatoria in caso di controversia. (ilsole24ore)
  9. Il distacco dal riscaldamento centralizzato
  10. Quorum per rinnovabili e videosorveglianza

lunedì 22 aprile 2013

APPARTAMENTO IN VENDITA A VICO EQUENSE -CENTRALISSIMO


Nel cuore del Paese, in posizione comoda, vicino a tutte le attività di generi primari ma allo stesso tempo in contesto silenzioso e riservato,  disponiamo di questo appartamento di circa 70 mq,  posto al terzo piano con ascensore.



L'immobile, in discreto stato manutentivo, dispone di una salone molto spazioso e luminoso, di una comoda cucina semi-abitabile, camera da letto matrimoniale, bagno e ripostiglio. Inoltre l'appartamento è arricchito dalla presenza di due ampie balconate che abbracciano un pò tutte le camere. 





mercoledì 17 aprile 2013

Le principali novità della riforma del condominio


Via libera del Senato alla riforma del condominio. La commissione Giustizia ieri ha approvato in sede deliberante la legge che cambia le regole per la gestione della vita condominiale. Una riforma storica di una disciplina che risale al 1942 e che tocca direttamente la vita quotidiana di molti milioni di famiglie italiane. Si rende più agevole la formazione delle maggioranze assembleari, più stringenti e trasparenti gli obblighi degli amministratori, più moderna e attuale la disciplina delle parti comuni e, in generale, della vita in condominio.

  1. Gestione trasparente conto corrente di un condominio
  2. Più controlli contro i morosi e sanzioni per chi viola il regolamento
  3. I requisiti dell'Amministratore
  4. La nomina e il licenziamento dell'amministratore
  5. Convocazione assemblea e spese per scale.
  6. Il sito web condominiale
  7. Stop ai divieti sugli animali. Non si potrà più vietare di tenere animali domestici in casa. Si tratta di un importante passo avanti a tutela dei milioni di cittadini che convivono con animali domestici e che d'ora in poi potranno farlo senza rischiare di incorrere in tentativi di comprimere la loro libertà e impedire la serena convivenza con quelli che sono ormai diventati, a tutti gli effetti, componenti della famiglia. (ilsole24ore)
  8. Più facile intervenire sulle parti comuni
  9. Il distacco dal riscaldamento centralizzato
  10. Quorum per rinnovabili e videosorveglianza

venerdì 12 aprile 2013

Fotovoltaico: detrazione 50% fino al 30 giugno 2013



La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 22/E del 2 aprile 2013 è intervenuta in tema di installazione di impianti fotovoltaici e delle relative agevolazioni fiscali, chiarendo che tali impianti rientrano nella detrazione del 36% per la riqualificazione energetica degli edifici, aumentata al 50% fino al 30 giugno 2013. Fotovoltaico detrazione 50% fino al 30 giugno 2013.


fotovoltaico detrazione 50Fotovoltaico detrazione 50% fino al 30 giugno 2013. Questo significa che chi ha installato un impianto fotovoltaico ha diritto ad un bonus maggiore di quanto prevedeva il DL 201/2011 (non più il 36% ma il 50%), ma anche l’ammontare complessivo dei costi sostenuti è elevato (48mila euro secondo il dl 201/2011) a 96mila euro.
Se dunque nel 2011 è stata introdotta la detrazione del 36% per le spese volte al risparmio energetico e la detrazione era calcolata su un ammontare massimo di costi sostenuti pari a 48 mila euro, dal 2012 e fino al 30 giugno 2013 tali spese godono di una detrazione maggiore, pari al 50% delle spese sostenute e su un ammontare maggiore, di 96mila euro invece di 48 mila euro.

Fotovoltaico detrazione 50% per le spese sostenute e volte al risparmio energetico.

L’installazione di impianti fotovoltaici rientra nella detrazione in questione poiché, secondo l’Agenzia delle Entrate, essi sono finalizzati al risparmio energetico.
In ogni caso l’Agenzia ha chiarito che ai fini della detrazione occorre che l’impianto sia al servizio dell’abitazione privata, inoltre che è permesso il cumulo della detrazione col meccanismo dello scambio sul posto. Il decreto ministeriale del 5 luglio 2012 aveva vietato il cumulo della tariffa incentivante con altre agevolazioni ma non aveva previsto nulla sull’incompatibilità dello scambio sul posto.
fotovoltaico detrazione 50Lo scambio sul posto consiste in un meccanismo per cui l’energia prodotta con l’impianto fotovoltaico viene immessa in rete riscuotendo in cambio un prezzo virtuale da spendere a fronte dei prelievi di energia effettuati dalla rete. In tal modo, se alla fine dell’anno i prelievi superano l’immissione in rete, il saldo negativo viene addebitato in bolletta, mentre se al contrario le immissioni sono maggiori dei prelievi si va a credito di energia.
Per ottenere la detrazione del 50% basta conservare tutta la documentazione che provi l’acquisto e l’installazione dell’impianto fotovoltaico. (tutorcasa.it)

mercoledì 10 aprile 2013

Le principali novità della riforma del condominio


Via libera del Senato alla riforma del condominio. La commissione Giustizia ieri ha approvato in sede deliberante la legge che cambia le regole per la gestione della vita condominiale. Una riforma storica di una disciplina che risale al 1942 e che tocca direttamente la vita quotidiana di molti milioni di famiglie italiane. Si rende più agevole la formazione delle maggioranze assembleari, più stringenti e trasparenti gli obblighi degli amministratori, più moderna e attuale la disciplina delle parti comuni e, in generale, della vita in condominio


  1. Gestione trasparente conto corrente di un condominio
  2. Più controlli contro i morosi e sanzioni per chi viola il regolamento
  3. I requisiti dell'Amministratore
  4. La nomina e il licenziamento dell'amministratore
  5. Convocazione assemblea e spese per scale.
  6. Il sito web condominiale. Ogni condomino potrà avere un suo sito web. Basterà la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno la metà dei millesimi per deliberare l'attivazione di un sito internet condominiale ad accesso individuale e protetto da una password per consultare i resoconti e i documenti. Su richiesta dell'assemblea, quindi, che delibera con la maggioranza di cui al secondo comma dell'art. 1136 del codice, l'amministratore è tenuto ad attivare un sito internet del condominio che consenta agli aventi diritto di consultare ed estrarre copia in formato digitale dei documenti previsti dalla delibera assembleare. Le spese per l'attivazione e la gestione del sito internet sono poste a carico dei condomini. (ilsole24ore)
  7. Stop ai divieti sugli animali
  8. Più facile intervenire sulle parti comuni
  9. Il distacco dal riscaldamento centralizzato
  10. Quorum per rinnovabili e videosorveglianza

lunedì 8 aprile 2013

Vendere e locare bene e in fretta, si può! Ma...?

Oggi vorrei portare alla vostra attenzione un articolo pubblicato dal collega Davide Imondi, disponibile sul Mattone free press attualmente in distribuzione. Ho scelto proprio questo articolo, in quanto rispecchia profondamente il nostro pensiero da Agenti immobiliari che hanno a che fare con la crisi economica. Buona lettura.


I dati Istat manifestano la grave stasi del mercato immobiliare causata sia per l'incertezza per il futuro che dal rallentamento drammatico nell'erogazione dei mutui. Oggi la crisi economica, la stretta creditizia e fiscale, sta attanagliando il mercato immobiliare e non solo, stiamo registrando un cambiamento dell'offerta e della domanda nel nostro settore.
A fotografare questo stato di crisi, il dato comunicato dall'osservatorio immobiliare dell'Agenzia del Territorio , che ha posto sotto la lente di ingrandimento il settore, rilevando che tra luglio e settembre le compravendite si sono ridotte del 25,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (del 26,8% se parliamo solo di immobili residenziali).
Un trend fortemente negativo confermato anche per l'ultimo trimestre dell'anno: l'ammontare delle compravendite nel 2012 si è attestato a 500 mila unità: un dato preoccupante che riporterebbe il settore ai livelli degli anni Ottanta.
Sulle motivazioni di questo calo le opinioni sono molteplici: l'Agenzia del Territorio imputa il calo alle tasse sempre più elevate e alla difficoltà di ottenere un mutuo ma sopratutto sul sentimento di paura verso un futuro incerto delle famiglie, specie a Napoli ed al Sud.
Insomma, questa che stiamo vivendo, è la più profonda crisi del mattone e l'incertezza politica ed il perdurare della crisi economica non lascia alcuno spiraglio alla speranza di ripresa se non si interviene con decisione e tempestività.
Nella maggior parte dei casi noi agenti immobiliari ci troviamo a confrontarci con proprietari che esprimono le loro perplessità sull'andamento del mercato. Si aggiunge la difficoltà di fargli comprendere che la valutazione della propria casa in vendita è sovradimensionata rispetto ai valori reali di mercato e lontano dalle potenzialità finanziarie dei probabili acquirenti.
Per ottimizzare al massimo i risultati bisognerebbe rispettare pochi ma semplici consigli:

  • far valutare l'immobile da professionisti del settore per essere aggiornati sull'andamento del mercato e per rendersi conto se l'appartamento da vendere o da locare è già predisposto per essere abitato; se così non dovesse essere, o si mette in conto che le probabili offerte saranno più basse della norma oppure con investimenti minimi si potrebbero ottenere offerte più vantaggiose;
  • affidarsi ad un solo Agente immobiliare! Sia per quanto riguarda la locazione sia per la vendita del proprio immobile. Un professionista serio e competente, grazie ad i numerosi canili di cui dispone, unitamente all'esperienza acquisita nel tempo, riesce a ridurre i tempi standard di mercato ed accontentare le esigenze di acquirente e venditore o di locatario e conduttore. Bisogna, comunque, evitare di affidare a più agenzie un immobile perchè si rischia di iper evidenziarlo a discapito dello stesso. E' necessario, invece, affidare l'incarico ad una sola agenzia per periodi non molto lunghi al fine di saggiarne le capacità ed eventualmente, se i risultati non dovessero essere soddisfacenti, affidarsi ad un altro professionista;
  • altro aspetto importante per la vendita o la locazione è il contesto condominiale, primo biglietto da visita di un immobile. Vedere un fabbricato bene tenuto che offre dei servizi come posti auto e moto, un servizio di portineria efficiente aiuta a far dimenticare oneri condominiali elevati. E proprio su questi vorrei soffermarmi: alcune vendite e/o locazioni richiedono molto tempo nel perfezionarsi a causa degli elevati oneri condominiali, frutto di cattive gestioni e tutto questo incide sulla contrattazione e sul buon esito della stessa. Per questo motivo essere un pò più presenti nella vita condominiali è un investimento per il futuro.

venerdì 5 aprile 2013

Rinnovare la CASA VACANZE

La primavera è ormai iniziata e, a parte qualche tentennamento meteorologico, si avverte nell'aria la rinascita legata alla bella stagione. E' questo anche il momento giusto per pensare di rinnovare la casa destinata alle vacanze, in genere la seconda casa inabitata, arredata per le locazioni di breve durata. 

Una casa vacanze di successo che riceva molte richieste è prima di tutto accogliente, fa sentire gli ospiti a casa e li invoglia a tornare per le vacanze successive.

Quando si decide di dare in affitto per le vacanze una casa o un appartamento, spesso si pensa che la cosa più importante da fare sia “riempirla di mobili”…

…ecco che allora si comincia a svuotare cantina e solaio e a riempire la casa vacanza di tutti quei mobili che non ci piacciono più, che sono passati di moda, che arredavano le camerette dei figli quando ancora abitavano a casa, o che arrivano da precedenti traslochi…. NON SEMPRE QUESTA è UNA BUONA IDEA!
Ricordiamoci che oggi c’è molta concorrenza (si pensi soltanto ai numerosi b&b presenti sul nostro territorio che offrono pacchetti e servizi extra) e, oltre al prezzo, è anche l’aspetto estetico a fare la differenza tra una casa vacanza ambìta, e una casa vacanza vuota…
Di seguito esempi di case vacanze ben arredate e case vacanze un po’ tralasciate.
Voi dove andreste più volentieri in vacanza?
Ecco una terrazza alla quale servirebbe un restyling…



Un salotto un po’ triste….



E una camera da letto spoglia….



Attenzione! Questi alloggi non hanno niente che non vada bene… Il problema è nel come vengono presentati ai potenziali clienti. Queste foto rischiano di non interessare i turisti che cercano una casa vacanza.
Vediamo ora qualche altre foto, dove i proprietari si sono impegnati a rendere i loro alloggi accoglienti….
Casa Vacanza Isabella - Brissago Ticino


Un terrazzo arredato con cura…



Duepiùinsieme - Abruzzo - HolidayPlusRentals



Una camera da letto romantica…




HolidayPlusRentals Le due Baie Liguria



Un salotto accogliente…



Insomma, un piccolo sforzo nell’arredamento significa la sicurezza di dare in affitto la propria casa vacanza con risultati soddisfacenti, senza spendere una fortuna, magari mixando proposte low cost con pezzi vintage, per creare ambienti sobri ma calorosi, dove i vostri ospiti potranno sentirsi come a casa.

mercoledì 3 aprile 2013

Le principali novità della riforma del condominio


Via libera del Senato alla riforma del condominio. La commissione Giustizia ieri ha approvato in sede deliberante la legge che cambia le regole per la gestione della vita condominiale. Una riforma storica di una disciplina che risale al 1942 e che tocca direttamente la vita quotidiana di molti milioni di famiglie italiane. Si rende più agevole la formazione delle maggioranze assembleari, più stringenti e trasparenti gli obblighi degli amministratori, più moderna e attuale la disciplina delle parti comuni e, in generale, della vita in condominio.

  1. Gestione trasparente conto corrente di un condominio
  2. Più controlli contro i morosi e sanzioni per chi viola il regolamento
  3. I requisiti dell'Amministratore
  4. La nomina e il licenziamento dell'amministratore
  5. Convocazione assemblea e spese per scale. Per l'assemblea in seconda convocazione servono un terzo dei condomini e dei millesimi: fino a ieri questa presenza era richiesta solo per le delibere. Per scale ascensori viene fissata una volta per tutte la suddivisione delle spese: per metà in base al valore millesimale e per metà in base al piano. (ilsole24ore)
  6. Il sito web condominiale
  7. Stop ai divieti sugli animali
  8. Più facile intervenire sulle parti comuni
  9. Il distacco dal riscaldamento centralizzato
  10. Quorum per rinnovabili e videosorveglianza