Oggi vorrei portare alla vostra attenzione un articolo pubblicato dal collega Davide Imondi, disponibile sul Mattone free press attualmente in distribuzione. Ho scelto proprio questo articolo, in quanto rispecchia profondamente il nostro pensiero da Agenti immobiliari che hanno a che fare con la crisi economica. Buona lettura.
I dati Istat manifestano la grave stasi del mercato immobiliare causata sia per l'incertezza per il futuro che dal rallentamento drammatico nell'erogazione dei mutui. Oggi la crisi economica, la stretta creditizia e fiscale, sta attanagliando il mercato immobiliare e non solo, stiamo registrando un cambiamento dell'offerta e della domanda nel nostro settore.
A fotografare questo stato di crisi, il dato comunicato dall'osservatorio immobiliare dell'Agenzia del Territorio , che ha posto sotto la lente di ingrandimento il settore, rilevando che tra luglio e settembre le compravendite si sono ridotte del 25,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (del 26,8% se parliamo solo di immobili residenziali).
Un trend fortemente negativo confermato anche per l'ultimo trimestre dell'anno: l'ammontare delle compravendite nel 2012 si è attestato a 500 mila unità: un dato preoccupante che riporterebbe il settore ai livelli degli anni Ottanta.
Sulle motivazioni di questo calo le opinioni sono molteplici: l'Agenzia del Territorio imputa il calo alle tasse sempre più elevate e alla difficoltà di ottenere un mutuo ma sopratutto sul sentimento di paura verso un futuro incerto delle famiglie, specie a Napoli ed al Sud.
Insomma, questa che stiamo vivendo, è la più profonda crisi del mattone e l'incertezza politica ed il perdurare della crisi economica non lascia alcuno spiraglio alla speranza di ripresa se non si interviene con decisione e tempestività.
Nella maggior parte dei casi noi agenti immobiliari ci troviamo a confrontarci con proprietari che esprimono le loro perplessità sull'andamento del mercato. Si aggiunge la difficoltà di fargli comprendere che la valutazione della propria casa in vendita è sovradimensionata rispetto ai valori reali di mercato e lontano dalle potenzialità finanziarie dei probabili acquirenti.
Per ottimizzare al massimo i risultati bisognerebbe rispettare pochi ma semplici consigli:
- far valutare l'immobile da professionisti del settore per essere aggiornati sull'andamento del mercato e per rendersi conto se l'appartamento da vendere o da locare è già predisposto per essere abitato; se così non dovesse essere, o si mette in conto che le probabili offerte saranno più basse della norma oppure con investimenti minimi si potrebbero ottenere offerte più vantaggiose;
- affidarsi ad un solo Agente immobiliare! Sia per quanto riguarda la locazione sia per la vendita del proprio immobile. Un professionista serio e competente, grazie ad i numerosi canili di cui dispone, unitamente all'esperienza acquisita nel tempo, riesce a ridurre i tempi standard di mercato ed accontentare le esigenze di acquirente e venditore o di locatario e conduttore. Bisogna, comunque, evitare di affidare a più agenzie un immobile perchè si rischia di iper evidenziarlo a discapito dello stesso. E' necessario, invece, affidare l'incarico ad una sola agenzia per periodi non molto lunghi al fine di saggiarne le capacità ed eventualmente, se i risultati non dovessero essere soddisfacenti, affidarsi ad un altro professionista;
- altro aspetto importante per la vendita o la locazione è il contesto condominiale, primo biglietto da visita di un immobile. Vedere un fabbricato bene tenuto che offre dei servizi come posti auto e moto, un servizio di portineria efficiente aiuta a far dimenticare oneri condominiali elevati. E proprio su questi vorrei soffermarmi: alcune vendite e/o locazioni richiedono molto tempo nel perfezionarsi a causa degli elevati oneri condominiali, frutto di cattive gestioni e tutto questo incide sulla contrattazione e sul buon esito della stessa. Per questo motivo essere un pò più presenti nella vita condominiali è un investimento per il futuro.
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