venerdì 31 maggio 2013

Dopo anni di boom immobiliare è giunta l'ora di abbassare i prezzi

Cari amici lettori, come mi fa piacere fare quando trovo che un articolo sia davvero interessante, anche quest'oggi vi propongo una lettura tratta da il Mattone, attualmente in distribuzione, scritto dal sig. Antonio Vocca (Caseper s.r.l.). Si tratta di una riflessione sulla attuale situazione del mercato immobiliare. 

Prezzi abbordabili alla base della rinascita

Il mercato immobiliare delle abitazioni in Italia ha subìto un vero crollo nel 2012, perdendo oltre 150 mila compravendite rispetto all’anno precedente: si tratta del peggior risultato dal 1985, quando le abitazioni compravendute erano state circa 430 mila.
I dati dell’Agenzia del Territorio sono eloquenti. Se nel primo trimestre dell’anno, le compravendite immobiliari erano diminuite del 17,8%,  nel periodo aprile-giugno sono calate, addirittura, del 25,3%; il dato peggiore dal 2004 per il secondo trimestre.
In particolare, nel secondo trimestre il numero delle transazioni è sceso a 119.673 unità per il settore residenziale (ci si attende non più di 500 mila transazioni nell’anno), mentre su base annua il tonfo è ancora più drastico per il terziario e per il commerciale, con cali rispettivi del 32,7% e del 28,5%.
Solamente a Milano sono rimasti invenduti 80 mila vani, con meno della metà a Brescia e Bergamo. Il dato più allarmante riguarda il fatto che a queste condizioni il numero potrebbe aumentare vertiginosamente nell’immediato futuro arrivando a toccare quota 135 mila a Milano nel 2018.
Possibile che nessun economista abbia analizzato che significa immettere milioni di metri cubi nelle nostre città?
La verità è che si è deciso, pur sapendo che la popolazione non aumenta, di cementificare perché in base ad una o più “ricerche” le risorse del settore finanziario si spostano verso l'immobiliare.
La Spagna che ha il più alto tasso di disoccupazione in Europa di disoccupati sta diventando progressivamente un paese di città fantasma con blocchi di appartamenti vuoti, strade e giardini pieni di erbacce, dove avrebbero dovuto viverci molte famiglie.
Simbolo della crisi economica e immobiliare è Seseña, cittadina nella provincia di Toledo, soprannominata la Manhattan di Madrid per i suoi appartamenti torreggianti a una quarantina di km dalla capitale, doveva diventare un luogo accogliente per 30.000 persone, ma la crisi l'ha resa una città fantasma.
Delle 13.000 abitazioni in costruzione da ultimare, solo 5100 sono state completate, la maggior parte di loro ora sono disabitate e gli spagnoli che le avevano acquistate come investimenti ora fanno a gara per venderle con perdite enormi.
Immobili in costruzione i cui lavori non finiscono mai non sono un problema solo della Spagna.
In Italia a fronte del crollo della domanda, pare che non la stessa cosa si possa dire con riguardo ai prezzi delle abitazioni.
Un sondaggio, realizzato da Il Sole 24 Ore, spiegherebbe le ragioni di prezzi così sostanzialmente stabili, rispetto al tonfo delle transazioni immobiliari.
Alla domanda su quale sarebbe la ragione della crisi del mercato immobiliare, gli intervistati hanno risposto per il 46,5% che si tratterebbe di “difficoltà di accesso al credito, soprattutto per i giovani”; il 20,63% ha risposto che sarebbe dovuto all’incertezza sul futuro e alla crisi economica; il 18,25% che  si aspetta una certa discesa dei prezzi; il 12,43% che il mattone non sarebbe più un investimento redditizio, mentre il 2,12% che chi può, compra all’estero.
Le cause, quindi, secondo gli italiani, di questo  crollo  vanno ricercate nella crisi economica, nella sfiducia nel futuro ma soprattutto nella mancanza  di affidamenti bancari.
In un libero mercato alla bassa domanda di immobili rispetto alla grande offerta dovrebbe corrispondere un minor prezzo, anche se sembra che nei grossi centri urbani qualche segnale di cedimento si starebbe verificando solo nel corso dell’ultimo trimestre, con Roma e Milano a vedere diminuire il prezzo medio delle case in vendita del 2,6% e del 3,2%, rispettivamente, mentre il problema è che molti sanno che il mercato immobiliare potrebbe subire ulteriori cali e fanno la cosa più logica dal loro punto di vista: aspettano.
E' giunta l'ora di abbassare i prezzi. La casa negli ultimi 50-60 anni ha rappresentato un valore sicuro e la migliore protezione del risparmio.
Negli Usa tale stereotipo è stato infranto, infatti, ci vorranno almeno due decenni, prima che la casa possa tornare ad essere considerata un buon investimento, secondo gli esperti consultati dal New York Times.
Occorrerà quindi aspettare il 2030 solo per recuperare il valore distrutto durante l'ultima crisi del mercato immobiliare; la proprietà di un'abitazione è stata sempre considerata una riserva di ricchezza familiare. L'immobiliare in America ha perso dal 2005 ad oggi oltre 6.000 miliardi di dollari di valore a scapito dei privati per colpa della caduta delle quotazioni al metro quadro, forse non si è ancora toccato il fondo, dato che la quantità di abitazioni che sono disponibili sul mercato e attualmente in vendita è il doppio di quello che sarebbe stata in periodi pre-crisi.
Ora perfino gli economisti che lavorano per conto di grandi gruppi immobiliari rinunciano a spargere ottimismo.

Uno di questi è Stan Humphries, chief economist del sito Internet Zillow, che si specializza nelle compravendite immobiliari: "Non esiste una legge economica per cui il mattone debba rivalutarsi. Durante gli anni del boom circolarono varie teorie sul fatto che il mercato immobiliare è speciale: vuoi per la scarsità di superficie edificabile, vuoi per la crescita  demografica legata all'immigrazione. Nessuna di queste spiegazioni regge". Al massimo, avverte Humphries, nel lungo termine la casa può preservare il suo valore evitando che venga distrutto dall'inflazione, ammesso che torni ad esserci un'inflazione significativa. Ma arricchirsi no, non è garantito da nessuna spiegazione razionale.

mercoledì 29 maggio 2013

Shopping Home: Abracadabra


ABRACADABRA

via Roma, 32
Vico Equense -Na-

Se vi capita di passare per Vico Equense o se ancora meglio abitate nei pressi, dovete assolutamente visitare almeno una volta Abracadabra, un grazioso negozietto situato nel cuore nevralgico del Paese. 
In effetti il nome rappresenta un po il preambolo dell'essenza del suo essere: un piccolo mondo fatato reso davvero unico dalle mani esperte delle due proprietarie. Proprio in questi giorni ricorre il decennale della sua nascita e in un epoca in cui fare commercio è diventata un'arte, ciò può essere considerato un evento da festeggiare.





































 Abracadabra nasce come erboristeria, principalmente dedicata alla cura e alla bellezza del corpo. In breve tempo, però, ha diversificato ed ampliato la sua natura, pur mantenendo viva la propria origine.
Già dalle bellissime vetrine, che periodicamente allestiscono con cura, si intuisce l'amore e la passione con cui Paola e Gabriella lavorano ma è dentro, osservando i piccoli oggetti d' arredamento e i vari monili che si intuisce realmente l'aspetto bon-ton e raffinato di queste due donne, che amerei definire "artigiane del buon gusto".







Nulla è messo a caso e anche se lo spazio è ridotto l'impressione che si ha è quello di un'organizzazione essenziale ed elegante. Solo alla fine però si può scoprire quello che a mio parere, rappresenta il punto di forza di questo negozio, infatti acquistando anche solo una comune candela si rimane letteralmente rapiti dalle meravigliose confezioni che in pochi e sapienti gesti sapranno rendere esclusivo anche l'oggetto più semplice.






















































PH & TEXT by Bianca Calcamucci

venerdì 24 maggio 2013

Imu sospesa in attesa di riforma


Imu prima casa sospesa in attesa di riforma. Mentre le imprese incassano per il momento solo una promessa: quando metterà mano all'intera materia della fiscalità immobiliare (Tares compresa), il governo introdurrà forme di deducibilità dai redditi d'impresa (Ires) dell'Imu pagata sugli immobili strumentali. È questo il compromesso raggiunto nel consiglio dei ministri di ieri che ha approvato il decreto legge di sospensione dell'imposta municipale sugli immobili in attesa di una complessiva riforma dell'imposizione immobiliare che avrà come deadline il 31 agosto.

Nel frattempo l'appuntamento del 17 giugno per l'acconto Imu slitterà per 15 milioni di proprietari di abitazione principale (e relative pertinenze) ad accezione solo degli immobili di lusso, iscritti nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di pregio storico-artistico). Niente acconto a giugno anche per gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibiti ad abitazione principale (e relative pertinenze), nonché per gli alloggi assegnati dagli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e per gli enti di edilizia residenziale pubblica. E anche per terreni agricoli e fabbricati rurali l'appuntamento con l'acconto è rimandato a settembre (si veda altro pezzo in pagina).
Il testo del provvedimento, che stanzia anche 990 milioni per il finanziamento della Cassa integrazione in deroga e proroga al 31 dicembre i contratti dei precari della pubblica amministrazione, non è stato tuttavia ancora licenziato in via definitiva dal governo (lo sarà lunedì) in attesa di completare l'allegato con le quantificazioni della quota Imu di competenza di ciascun comune.
Nel periodo di sospensione dell'acconto il governo dovrà riformare la fiscalità immobiliare locale nel rispetto degli obiettivi indicati nel Documento di economia e finanza 2013 (dove però l'Imu, senza distinzione tra prima e seconda casa, viene descritta come un'imposta permanente e strutturale, il che ne escluderebbe qualsiasi ipotesi di definitiva cancellazione) e in coerenza con gli impegni assunti in sede europea. Se la riforma non arriverà entro fine agosto, l'attuale disciplina dell'Imu prima casa rivivrà e i contribuenti saranno chiamati al versamento entro il 16 settembre.
La sospensione dell'imposta non produrrà problemi di liquidità nei comuni. Infatti, i buchi di bilancio che si apriranno nei conti per effetto del mancato incasso dell'acconto saranno compensati attraverso il meccanismo delle anticipazioni di tesoreria. Come anticipato su ItaliaOggi dell'8/5/2013, i comuni potranno chiedere sino al 30 settembre anticipazioni pari al 50% del gettito Imu prima casa 2012 di propria pertinenza calcolato ad aliquota base (là dove i sindaci hanno deciso di limitare il prelievo al 4 per mille) o ad aliquota maggiorata (nei municipi che l'anno scorso hanno deliberato una tassazione extra anche sulla prima casa). Gli importi che gli enti potranno chiedere terranno conto anche del gettito Imu proveniente dagli immobili di cooperative e Iacp.
Gli oneri per interessi sulle somme anticipate ai sindaci saranno a carico dello stato, nel senso che sarà il ministero dell'interno a rimborsarli ai comuni con modalità da definire entro 20 giorni dall'entrata in vigore del decreto. Si dovrebbe trattare in totale di 18,2 milioni per il 2013, che saranno attinti in questo modo: 12,5 milioni, mediante riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, 5,1 milioni mediante riduzione di alcuni fondi speciali nello stato di previsione del Mef e infine 600 mila euro dal risparmio ottenuto dal divieto di cumulo tra gli stipendi da ministro, viceministro e sottosegretario con l'indennità parlamentare.

Una misura, questa, annunciata da Enrico Letta nel discorso con cui ha chiesto la fiducia delle camere e trasposta nel decreto legge approvato ieri. Secondo la Cgia di Mestre, la deducibilità dell'Imu dalle imposte dirette produrrebbe un vantaggio fiscale medio sui capannoni a uso industriale di oltre 3.300 euro. La simulazione è stata realizzata sul risparmio Imu che potrebbe godere una srl metalmeccanica avente un reddito di 90.000 euro e un capannone da 5.000 mq con una rendita catastale di oltre 9.500 euro.
Tuttavia secondo gli artigiani di Mestre «è indispensabile che questa opportunità sia concessa non solo ai proprietari degli immobili a uso produttivo, ma anche alle micro imprese (laboratori artigianali e negozi) che si trovano in perenne crisi di liquidità». «Vigileremo perché non si facciano differenza tra grandi e piccole imprese», ha assicurato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia.

Soddisfazione per la sospensione dell'acconto è stata anche espressa da Confedilizia, il cui presidente, Corrado Sforza Fogliani, ha però puntato il dito contro la «superficialità» con cui si sono individuati gli immobili di lusso per i quali la sospensione non si applicherà. Mentre il presidente dell'Anci, Alessandro Cattaneo, ha rimarcato la situazione di incertezza in cui con la sospensione dell'Imu si troveranno i comuni nella predisposizione dei bilanci. «Incertezze alle quali pare difficile poter dare risposta». Francesco Cerisano - italiaoggi.it

mercoledì 22 maggio 2013

Shopping Home: Arredamenti Morricone


ARREDAMENTI MORRICONE
via Nicotera, 25
Vico Equense -Na-
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Ho visitato l'area espositiva di questo locale a  pochi giorni di distanza dall'anniversario dell'apertura di questo storico negozio di arredamento di Vico Equense; la sua nascita, infatti, risale ben al 1970, quando il sig. Morricone, decise di investire in questa attività, divenendo anno dopo anno, un leader del settore. 







Col tempo Arredamenti Morricone è divenuto sinonimo di mobili di grande qualità, di pezzi d'opera di legno pregiato e di uno stile classico e senza tempo. 
La prematura scomparsa del titolare ha portato uno sei suoi figli, Enrico, a prendere le redini di questa attività, seguendo le orme del padre con la stessa passione ed intraprendenza e perchè no con un pizzico di sana innovazione. 





TEXT  by Bianca Calcamucci





Oggi questo atelier del mobile ha diversificato la sua offerta, con un'insieme variegato di marchi per tutti i gusti e per tutte le tasche e, come ci promette il titolare, le sorprese non finiscono qui ....perchè come gli piace ricordare ai suoi clienti :"qualunque sia la tua casa, scegli bene il tuo arredamento....".

lunedì 20 maggio 2013

Soluzioni salvaspazio: ottenere il massimo da un bilocale di 50 mq

Bentornati cari amici lettori alla rubrica "soluzioni salvaspazio". Oggi vorrei proporvi la ristrutturazione di un bilocale tipo, a pianta rettangolare. Si tratta di una costruzione in stile antico, con 2 ampie camere di circa 25 mq ciascuna, alte però 4,50 m, quindi eventualmente soppalcabili. Nello stato attuale, quindi, troviamo all'ingresso il soggiorno-cucina, ridotto a causa del bagno, e una camera da letto matrimoniale. Troverete, come sempre, un esempio tra le nostre proposte di vendita (clicca qui).
planimetria originale
 Spostando però il bagno in camera, utilizzando l'area adiacente per creare una comodissima cabina armadio, lo spazio risulta più omogeneo e resta così un salone aperto e più confortevole con comodo angolo cottura, un ingresso bene definito con guardaroba oppure (dove sorgeva il bagno) lo spazio dove ubicare un'eventuale cassa scale per  creare un piccolo soppalco. La trovo una soluzione carina per una giovane coppia che comincia la propria esperienza familiare, oppure per una coppia di persone sole che trovano in questa soluzione, un appartamento basic dove abitare.
Planimetria modificata

venerdì 17 maggio 2013

Vola. La tua prima casa ti aspetta

Acquistare casa è il sogno per antonomasia di chi vuole metter su famiglia, ma la situazione attuale, sempre più precaria, non sempre lo rende realizzabile. Ci sono però interessanti novità per quanto riguarda le giovani coppie che vorrebbero accendere un mutuo anche se non posseggono un contratto a tempo indeterminato. Vediamo insieme quali.

Fondo per la casa
Fondo per la casa - "Fondo per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie coniugate o dei nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori"
Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù è istituito, con una dotazione finanziaria iniziale di 50 milioni di euro, un Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa da parte di giovani precari.
Il Fondo ha l’obiettivo di offrire le garanzie necessarie per consentire di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa alle giovani coppie o ai nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori, titolari di contratti di lavoro atipici o a tempo determinato.
Le giovani coppie o i nuclei familiari, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, per accedere ai finanziamenti devono compilare il modello di domanda, allegare la documentazione richiesta e recarsi presso le filiali dei soggetti finanziatori aderenti all’iniziativa.
CHI PUO' CHIEDERE IL FINANZIAMENTO
Il finanziamento può essere richiesto dalle giovani coppie coniugate, con o senza figli o dai nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori.
I beneficiari del finanziamento devono avere un' età inferiore a 35 anni e un reddito ISEE complessivo non superiore a 35 mila euro.
L’età inferiore a 35 anni è un requisito che deve essere soddisfatto da entrambi i componenti il nucleo familiare.
Non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
I componenti del nucleo familiare non devono risultare proprietari di altri immobili ad uso abitativo.
L’esatta interpretazione dei requisiti soggettivi per accedere al Fondo è stata fornita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù nella recente lettera circolare del 5/4/2011.
CARATTERISTICHE DELL’IMMOBILE DA COMPRARE
L’immobile per il quale si chiede il finanziamento agevolato deve essere adibito ad abitazione principale, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969.
La superfice dell’immobile non deve superare i 90 metri quadri.
Per il calcolo delle superfici si deve intendere la Superficie Utile Abitativa definita ai sensi dell’art.3 del D.M. lavori pubblici 10/5/77 n.801 intesa come superficie di pavimento degli alloggi misurata al netto di muratura, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge di balconi.
Nella concessione della garanzia è data priorità a quelle richieste, pervenute nella stessa giornata, nelle quali l’immobile da acquisire è situato in aree qualificate ad alta tensione abitativa dalla delibera del Cipe n 37 del 30 maggio 1985 e successivi aggiornamenti.
CARATTERISTICHE DEL FINANZIAMENTO
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i mutui ipotecari erogati per l’acquisto dell’abitazione principale.
L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 200.000 euro.
Il tasso applicato e le condizioni del mutuo sono stabilite dai singoli istituti bancari entro i parametri consentiti dall’accordo tra il Dipartimento della Gioventù e l’ABI.
I mutui potranno essere sottoscritti con un tasso massimo pari o equivalente a Euribor + 150 punti base per mutui di durata superiore a venti anni ed a Euribor + 120 punti base per mutui di durata inferiore, nel caso di mutui a tasso variabile, nonché ad un tasso massimo pari o equivalente a I.R.S. + 150 punti base per mutui di durata superiore a venti anni ed a I.R.S. + 120 punti base per mutui di durata inferiore, nel caso di mutui a tasso fisso.
I finanziatori si impegnano a non chiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive, oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo stato.
CARATTERISTICHE DELLA GARANZIA DEL FONDO
La Garanzia del Fondo è concessa nella misura del 50% (cinquanta per cento) della quota capitale, tempo per tempo in essere, nei limiti dei mutui concedibili per i quali Consap – quale gestore - ha dato positiva approvazione, degli oneri determinati secondo quanto previsto dalla Convenzione e degli eventuali interessi contrattuali calcolati in misura non superiore al tasso legale in vigore alla data, e comunque per un ammontare non superiore a € 75.000,00 (settantacinquemila/00).
La Garanzia è a prima richiesta, diretta, esplicita, incondizionata ed irrevocabile ed è efficace a decorre, in via automatica, dalla data di erogazione del mutuo.
SOGGETTI FINANZIATORI ADERENTI ALL’INIZIATIVA
Possono effettuare le operazioni di erogazione dei mutui garantiti dal Fondo le banche e gli intermediari finanziari che hanno aderito all’iniziativa sottoscrivendo con il Dipartimento della Gioventù apposite convenzioni, il cui schema tipo è stato stabilito nel Protocollo d’intesa tra Dipartimento e Associazione Bancaria Italiana (ABI) del 18 maggio 2011. (www.diamoglifutuo.it)

Per ulteriori info www.gioventu.gov.it

mercoledì 15 maggio 2013

Shopping Home: Just Home

Cari amici lettori, oggi inauguro una rubrica tutta nuova che ho deciso di intitolare: "Shopping Home", ovvero indirizzi utili per rendere speciale la vostra casa. Settimana dopo settimana scoprirete tanti negozietti carini che potrete visitare nella splendida cornice di Vico Equense, relativi al mondo casa; arredamento, complementi d'arredo, oggettistica, ferramenta, antiquariato e molto altro....


JUST HOME
C/so Filangieri, 101-105
Vico Equense -Na-
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Vorrei cominciare con uno dei miei negozi preferiti, in materia di arredamento e complementi d'arredo, ma anche per moltissime idee regalo: Just Home. Nato nel 2009, questo negozio è divenuto negli anni il tempio dello stile shabby chic, declinando il suo carattere principalmente sul colore bianco, con oggetti variegati ma accomunati da linee pulite e allo stesso tempo un po vintage. 









 Curiosando tra la vasta esposizione e cordialmente consigliati dalla titolare Margherita Aiello e dalle sue gentili collaboratrici, potrete trovare tutto ciò che serve a rendere  allegra, colorata e sopratutto raffinata la vostra casa, personalizzare la casa vacanze o semplicemente regalare un oggetto originale con un occhio sempre attento alle nuove tendenze. 






TEXT & PH by Bianca Calcamucci


lunedì 13 maggio 2013

Soluzioni salvaspazio: ricavare una piccola bifamiliare da un attico di 140 mq

Bentornati all'appuntamento di soluzioni salvaspazio. Oggi vorrei proporvi un'interessante soluzione applicata ad attico di ben 140 mq, attualmente in vendita con la nostra agenzia (per ulteriori info clicca qui), dove nello stato attuale troviamo un ampio ingresso, uno spaziosissimo salone con comodo balcone, una zona living con cucina, 3 camere da letto e doppi servizi. 

Planimetria originale
Con alcune semplici modifiche e piccoli interventi strutturali però, questo prestigioso attico può trasformarsi in un'interessante soluzione bifamiliare in cui potrebbero facilmente convivere una famiglia e i loro genitori anziani ad esempio oppure una piccola famiglia e un figlio/a che in coppia inizia una convivenza, mantenendo comunque la propria indipendenza e privacy. 

Planimetria modificata
Come si evince dalla piantina, si potrebbe creare un ingresso-disimpegno nell'ampia zona di entrata dove si troverebbero i due ingressi indipendenti alle rispettive abitazioni.  Sono stati ricavarti un piccolo bilocale dove nell'ampio salone è stata create la zona giorno con angolo cottura, mantenendo la comodità del balcone e con una piccola opera muraria, creando un piccolo disimpegno, un passaggio che conduca al bagno e alla zone notte. 
L'altro ingresso, invece, interessa un piccolo 3 vani, composto da un'ambiente living con cucina, ricavata attraverso delle piccole demolizioni e chiudendo i collegamenti con il resto dell'abitazione, una camera matrimoniale, semplicemente modificando la zona di accesso, una cameretta e una bagno, sfruttando anche qui, il secondo balconcino interno.


venerdì 10 maggio 2013

Tares 2013, ecco tutte le ultime novità

Sulla nuova Tares, l’imposta comunale sui rifiuti e servizi indivisibili, è recentemente intervenuto il decreto legge n.35 del 2013, il decreto che ha sbloccato i pagamenti alle imprese da parte dello Stato, ponendo fine ad una querelle su un eventuale rinvio del pagamento della nuova tassa sui rifiuti e servizi comunali, chiesta a più voci e su più fronti.

 Decreto legge n. 35/2013, le novità Tares

Alla fine il decreto legge n. 35 del 2013 che è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’8 aprile scorso ha previsto importanti novità in tema di Imu e Tares. Soffermando la nostra attenzione sulla Tares, sono state apportate modifiche significative soprattutto all’articolo 14 del decreto legge n. 201 del 2011 convertito in legge n. 214 del 2011, la manovra salva Italia che previsto l’entrata in vigore della nuova imposta dal 1 gennaio 2013.

 Scadenza versamento Tares

In primo luogo si stabilisce che i comuni possano indicare autonomamente la scadenza e il numero delle rate di versamento del tributo comunale sui rifiuti e servizi indivisibili comunali, con propria deliberazione da pubblicare almeno 30 giorni prima della data di versamento della Tares in questione.

Rate Tares? Decide il comune 

Ma le novità non si arrestano qua. Per ciò che riguarda il versamento delle prime due rate della Tares, il decreto sblocca pagamenti alle imprese da parte della Pubblica amministrazione  ha stabilito che sempre i Comuni possano inviare ai contribuenti i modelli di pagamento precompilati. Tali modelli di pagamento della Tares ricalcano quelli già predisposti per il pagamento della Tarsu o della Tia,  ma possono essere indicate anche le altre modalità di pagamento già in uso. La deliberazione del comune sulla definizione delle scadenze Tares  può essere adottata anche nelle more dell’adozione del regolamento e deve essere  pubblicata anche sul sito web del comune almeno 30 giorni prima della data di versamento della prima rata.

Aumento a dicembre 2013

La sorpresa amara ci sarà con l’ultima rata, quella di dicembre 2013, che vedrà l’applicazione della maggiorazione di 30 centesimi di euro a metro quadro. Una maggiorazione nata per coprire i costi dei servizi indivisibili comunali, quali manutenzione manto stradale, pubblica illuminazione, ecc. La maggiorazione in questione è riservata allo Stato e deve essere versata in unica soluzione, unitamente all’ultima rata della Tares, utilizzando il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale in via di approvazione.

Modalità di pagamento Tares

 Nella relazione illustrativa al decreto legge n. 35 del 2013 si legge che “anche nel caso in cui il comune abbia previsto il pagamento del tributo in sole due rate, per il pagamento della seconda deve essere necessariamente utilizzato il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale. A parte quest’ultima ipotesi, il contribuente può sempre avvalersi della facoltà di pagare il tributo in un’unica soluzione a giugno, come previsto dall’art. 14, comma 35 citato, ma tale facoltà può essere esercitata limitatamente alle rate diverse dall’ultima. In definitiva, per l’anno 2013, il contribuente è tenuto a corrispondere il tributo in almeno due rate. Resta fermo che l’utilizzazione dei bollettini di conto corrente postale predisposti per il pagamento della TARSU, della TIA 1 e della TIA 2 costituisce una mera facoltà, potendo il comune utilizzare, già a decorrere dalla prima rata, il modello F24 e il bollettino di conto corrente postale, in via di approvazione, predisposti per il pagamento della Tares”.

Divieto di aumenti

Infine si ricorda che i comuni non possono più esercitare la facoltà di aumento della maggiorazione standard fino a 0,40 euro, come, invece, previsto dall’art. 14, comma 13, della manovra salva Italia, il decreto legge n. 201/2011 convertito in legge n. 214 del 2011. Pertanto, la maggiorazione rimane fissa nella misura di 0,30 euro per metro quadrato.

Aree scoperte escluse dalla Tares

L’ultima novità degna di nota sulla disciplina della Tares, così come modificata dal decreto legge n. 35 del 2013 riguarda l’esclusione dalla tassa rifiuti e servizi indivisibili comunali delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili e le aree comuni condominiali di cui all’art. 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva. (investireoggi.it)

mercoledì 8 maggio 2013

Le principali novità della riforma del condominio


Via libera del Senato alla riforma del condominio. La commissione Giustizia ieri ha approvato in sede deliberante la legge che cambia le regole per la gestione della vita condominiale. Una riforma storica di una disciplina che risale al 1942 e che tocca direttamente la vita quotidiana di molti milioni di famiglie italiane. Si rende più agevole la formazione delle maggioranze assembleari, più stringenti e trasparenti gli obblighi degli amministratori, più moderna e attuale la disciplina delle parti comuni e, in generale, della vita in condominio.


  1. Gestione trasparente conto corrente di un condominio
  2. Più controlli contro i morosi e sanzioni per chi viola il regolamento
  3. I requisiti dell'Amministratore
  4. La nomina e il licenziamento dell'amministratore
  5. Convocazione assemblea e spese per scale
  6. Il sito web condominiale
  7. Stop ai divieti sugli animali
  8. Più facile intervenire sulle parti comuni
  9. Il distacco dal riscaldamento centralizzato
  10. Quorum per rinnovabili e videosorveglianza. Per deliberare l'istallazione di impianti di videosorveglianza sulle parti comuni, sarà necessaria la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno la metà dei millesimi. Uguale il quorum per deliberare l'istallazione di impianti per la produzione di energia eolica, solare o comunque rinnovabile, anche da parte di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune. (ilsole24ore)

lunedì 6 maggio 2013

Soluzioni salvaspazio: creare una cameretta in 70 mq

Cari amici, oggi inaugura una nuova rubrica intitolata "soluzioni salvaspazio". Come preannuncia il titolo, infatti, si tratta di proposte per guadagnare o ricavare spazi nuovi in appartamenti piccoli e non, perchè si sa al giorno d'oggi lo spazio non basta mai. 


Oggi vorrei proporvi il prima e il dopo di un appartamento, attualmente in vendita (clicca qui), dove gli spazi originari sono disposti in maniera tale da ottenere un'ampia zona giorno, con cucina separata e una spaziosa zona notte. 
planimetria originale
Ma con piccole modifiche e senza opere murarie, si può ricavare una cameretta nella cucina, semplicemente predisponendo gli attacchi per la cucina, sulla parete ad essa adiacente. Otterremo così un living moderno e funzionale con angolo cottura spazioso e comodo, una piccola cameretta, magari arredata con soluzioni a ponte o con letto a scomparsa mentre la zona notte resterà invariata. 
planimetria modificata