Aumenta nelle città, soprattutto in inverno, l'inquinamento e, di conseguenza, non è né consigliabile né igienico stendere il bucato all'esterno. Per chi ha un bambino piccolo, per chi usa di frequente la lavabiancheria e per chi non ha spazio sufficiente per stendere i panni, la soluzione alternativa è l'asciugabiancheria (o dryer) oppure la lavasciugatrice.
Quali le differenze tra i due apparecchi? La prima rappresenta la scelta più adatta alle famiglia da 4 componenti in su poiché ha una capacità notevole, da 6 sino a 11 kg di biancheria bagnata. Inoltre, al suo interno, lo spazio molto ampio consente ai tessuti di distendersi con il calore, senza stropicciarsi. La lavasciuga - con meno capacità - è invece l'ideale per il single o la coppia, e più in generale per chi ha poco spazio. Per quanto riguarda il tipo di funzionamento, è importante sapere che l'acqua estratta dal calore e dal movimento dai tessuti viene trasformata in acqua e convogliata nel condensatore. Che va svuotato: i nuovi modelli consentono manovre molto semplici, come ad esempio quelli di Hoover che, tra l'altro, avvisano quando il serbatoio è piano. La manovra è fondamentale per il buon funzionamento della macchina, altrimenti l'asciugatura può essere compromessa.
Consumi
Poiché ambedue gli apparecchi per funzionare devono consumare energia elettrica a lungo, sino a un'ora, il primo dato da controllare è l'etichetta energetica. I modelli più nuovi hanno interessanti requisiti tali da consentire di scegliere un'asciugabiancheria o una lavasciuga su misura delle esigenze della famiglia.
Per chi desidera ridurre il più possibile i consumi (e non far "saltare" il contatore), la soluzione migliore è l'asciugatrice con la pompa di calore (Electrolux-Rex, Candy), che estrae il calore necessario per la biancheria dall'esterno. Un limite non da poco è che costa di più degli altri modelli. Si arriva però a consumare anche il 50% in meno rispetto ai modelli tradizionali. Per esempio la macchina Electrolux-Rex lava 9 kg con una spesa equivalente alla metà del costo di un caffè al bar.
Ma anche i modelli tradizionali da A+++ e A++ possono funzionare con un consumo molto contenuto. Un grande risparmio si ottiene pure con l'asciugatrice a gas: la giapponese Rinnai vende in Italia 3 modelli da 2, 4 e 6 kg.
È importante anche esaminare le sicurezze, per evitare pericolosi contatti con il vapore caldissimo: i modelli di Hotpoint, Miele e Siemens hanno ad esempio un blocco di sicurezza dei comandi per evitare che i bambini possano fare manovre incaute.
Funzioni
Uno dei programmi più utili su cui informarsi è quello che prepara la biancheria per la stiratura, con un giusto grado di umidità; per chi vuole soltanto rinfrescare un indumento senza lavarlo, c'è invece il "refresh", un rinfrescamento deodorante dei tessuti (Beko, Hotpoint, Miele, Electrolux-Rex); c'è anche, addirittura, il calore residuo per i capi da indossare subito (Hotpoint).
Hotpoint ha ben 7 diversi programmi per il trattamento di qualsiasi tessuto e Gorenje ha di recente presentato un modello con 27 fasi. Tutti prevedono anche un trattamento per evitare la necessità della stiratura, con gli indumenti che vengono tenuti ben separati. Particolarmente efficace è l'asciugatura a vapore delle macchine Solarex di Electrolux-Rex, adatte a chi lava spesso indumenti di lana, anche delicata, che grazie a questa fase, non infeltriscono. Whirlpool 6° Senso lava con ottimi risultati in un'ora 4 maglioni che escono pronti da indossare.
Capacità
Le lavasciuga hanno capacità diverse, in genere 5 kg per il lavaggio e poco più di 3 per l'asciugatura. Ma anche 7 e 8 per un modello Electrolux-Rex; un apparecchio Siemens prevede rispettivamente 7 e 4 kg. Per l'asciugatrice invece esistono diverse capacità, addirittura sino a 11 kg. Queste macchine così grandi - che hanno comunque dimensioni identiche agli apparecchi tradizionali - hanno tecnologie talmente evolute che possono asciugare anche piccoli carichi. Miele, per esempio, offre una versione che può trattare bucati da 1 a 7 kg. L'asciugatrice Whirlpool è dotata di un sensore che automaticamente pesa il carico e adegua a questo il movimento del cestello, la temperatura e il livello di umidità dei programmi.
Costi
Care, ma non troppo-Sia la lavasciuga che l'asciugatrice sono elettrodomestici complessi, con dispositivi elettronici, temperature elevate e movimenti dei cestelli particolarmente veloci. Tutto ciò richiede controlli di livello particolarmente sofisticato che giustificano prezzi elevati. Si va da un minimo di circa 800 euro ad massimo di 1.700 euro. E, guardando alle etichette e ai consumi, risalta un dato: più costano meno consumano. E' importante tener conto comunque di u n elemento di base: se la lavasciuga o l'asciugabiancheria devono "lavorare" spesso e in prevalenza a pieno carico, la scelta di un modello molto efficiente è del tutto giustificata e giustificabile. Ma se le esigenze della famiglia sono minori è giusto scegliere una macchina meno costosa, con i programmi necessari per trattare i diversi tipi di tessuti. Se la casa è piccola e il rumore dell'asciugatura può disturbare è bene scegliere un modello con bassi livelli di rumorosità.
Tratto da "Casa 24 plus" de Il sole 24 ore