Il balcone e' uno spazio esterno della casa che puo' essere arredato ed attrezzato alla stregua degli altri. Tuttavia le sue dimensioni particolari (spesso si tratta di uno spazio lungo e stretto) ne rendono difficile l'attuazione. Ma a volte basta un pizzico di buon gusto per trasformarlo in un piccolo giardino.
Il balcone tradizionale è costituito da una soletta sporgente dal perimetro dell’edificio, è di modeste dimensioni e presenta tre lati liberi, protetti da una balaustra o una ringhiera.
La sua funzione originaria nei palazzi nobiliari era rappresentativa ed aveva lo scopo di permettere di affacciarsi per assistere a rappresentazioni e cortei. In epoca moderna, invece, si tende a costruire il balcone come corpo incassato all’interno della struttura, in modo che sia più riparato.
Esistono poi balconi che si affacciano all’interno della proprietà, quindi su cortili o giardini, al riparo dalla visuale e dai rumori.
Quindi ci sono differenti tipi di balconi, che si distinguono anche per le dimensioni: il balcone lungo e stretto, 5 – 6 metri per 1,00 – 1,20 metri; il balconcino, 1,50 x 0,70 – 0,80 metri; il balcone quadrato; il balcone a due zone, con una parte lunga e stretta e una più larga in corrispondenza di cucina e soggiorno.
Nella sistemazione di un balcone bisogna tener conto prima di tutto di due fattori: l’esposizione e il carico portante.
L’esposizione è importante non solo per l’eventuale comfort del balcone, ma anche per la scelta del tipo di piante. Può capitare ad esempio che un balcone sia esposto a Sud, e quindi con il sole tutto il giorno, o a Nord, e quindi sarà sempre in ombra.
La sistemazione del balcone deve poi tener conto del peso che la struttura può sopportare. Nel caso di balconi a sbalzo esso è più limitato e la capacità portante è maggiore lungo i muri dell’edificio, piuttosto che all’estremità.
Quindi se si vuole disporre sul balcone delle fioriere, bisogna tener conto di questo fattore per scegliere dove posizionarle. Inoltre bisognerà utilizzare del terriccio specifico per balconi, diverso da quello da giardino, perché più leggero, e che assorbe l’umidità in modo giusto e protegge le radici dagli sbalzi di temperatura.
Prima di sistemare le piante è bene provvedere all’impianto elettrico e a quello idraulico.
Infatti, anche se il balcone è molto piccolo è importante avere una lampada a parete, non solo per quando si esce fuori, ma per tenerla accesa anche per godere, dall’interno, del balcone fiorito.
Il voltaggio può essere quello normale a 220 V perché sul balcone non c’è quell’eccesso di umidità caratteristico del giardino, dove è preferibile posizionare lampade a basa tensione.
Anche una presa d’acqua può essere utile per annaffiare le piante, anche perché oggi possiamo disporre irrigatori automatici a timer che entrano in funzione in caso di lunghe assenze.
Se il balcone è in pieno sole è importante prevedere una schermatura, perché le radici possono non essere sufficientemente protette dal terriccio e bruciarsi. La tenda da sole è la soluzione ideale ma, in caso di edificio condominiale, dovrà naturalmente uniformarsi alle caratteristiche previste dal regolamento.
La sistemazione delle piante deve tener conto delle dimensioni del balcone. Una soluzione può essere quella di mettere delle cassette con ganci, all’interno o all’esterno, in cui piantare fiori stagionali come tulipani, giacinti, narcisi, gerani, begonie, o rampicanti come l’edera, ilplumbago, ecc. Avendo cura di sistemare varie specie a seconda della stagione, si può avere sul balcone un’oasi di verde per tutto l’anno.
Un’altra soluzione è invece quella di ricoprire le pareti con tralicci per far crescere i rampicanti. I tralicci, in legno o in plastica, si trovano in vendita nei centri per il giardinaggio e per il fai da te e quelli in plastica offrono il vantaggio di essere resistenti agli agenti atmosferici.
Su di essi si può mettere oltre l’edera, la vite canadese o la clematide, e nei paesi più caldi anche il gelsomino, il caprifoglio, la passiflora.
I contenitori sono importanti per la salute delle piante. I vasi migliori sono quelli in materiale refrattario, che non si riscaldano o raffreddano facilmente, così da non sottoporre le piante a sbalzi di temperatura. Risultano quindi poco raccomandabili i vasi in cemento e assolutamente da evitare quelli in metallo.
I portavasi sono importanti per sollevare le piante da terra, ma devono essere più larghi dei vasi di almeno 3-4 cm, in modo che le piante vivano bene e l’aria circoli tra il vaso e il portavaso.
Le piante, per essere mantenute in buono stato, vanno opportunamente protette. D’estate, per preservarle dal sole, oltre che utilizzare una tenda sarà necessario stendere uno strato di torba sul terriccio.
Allo stesso modo in inverno le piante andranno protette dal freddo, soprattutto nelle regioni dal clima più rigido dove sarà necessario fasciare con idonei materiali i fusti di piante ed arbusti, per poi liberarli in primavera. Anche in questo caso bisognerà usare della torba per mantenerle al giusto tepore.
Quando si è in vacanza il problema principale è quello di non far mancare alle piante l’acqua di cui hanno bisogno. Per questo problema sono in vendita idonee apparecchiature che permettono diprogrammare l’irrigazione ad ore prestabilite. Oltretutto esse non rovinano l’estetica dei balconi perché i tubi e le apparecchiature possono essere facilmente mimetizzati tra le piante.
Il balcone tradizionale è costituito da una soletta sporgente dal perimetro dell’edificio, è di modeste dimensioni e presenta tre lati liberi, protetti da una balaustra o una ringhiera.
La sua funzione originaria nei palazzi nobiliari era rappresentativa ed aveva lo scopo di permettere di affacciarsi per assistere a rappresentazioni e cortei. In epoca moderna, invece, si tende a costruire il balcone come corpo incassato all’interno della struttura, in modo che sia più riparato.
Esistono poi balconi che si affacciano all’interno della proprietà, quindi su cortili o giardini, al riparo dalla visuale e dai rumori.
Quindi ci sono differenti tipi di balconi, che si distinguono anche per le dimensioni: il balcone lungo e stretto, 5 – 6 metri per 1,00 – 1,20 metri; il balconcino, 1,50 x 0,70 – 0,80 metri; il balcone quadrato; il balcone a due zone, con una parte lunga e stretta e una più larga in corrispondenza di cucina e soggiorno.
Nella sistemazione di un balcone bisogna tener conto prima di tutto di due fattori: l’esposizione e il carico portante.
L’esposizione è importante non solo per l’eventuale comfort del balcone, ma anche per la scelta del tipo di piante. Può capitare ad esempio che un balcone sia esposto a Sud, e quindi con il sole tutto il giorno, o a Nord, e quindi sarà sempre in ombra.
La sistemazione del balcone deve poi tener conto del peso che la struttura può sopportare. Nel caso di balconi a sbalzo esso è più limitato e la capacità portante è maggiore lungo i muri dell’edificio, piuttosto che all’estremità.
Quindi se si vuole disporre sul balcone delle fioriere, bisogna tener conto di questo fattore per scegliere dove posizionarle. Inoltre bisognerà utilizzare del terriccio specifico per balconi, diverso da quello da giardino, perché più leggero, e che assorbe l’umidità in modo giusto e protegge le radici dagli sbalzi di temperatura.
Prima di sistemare le piante è bene provvedere all’impianto elettrico e a quello idraulico.
Infatti, anche se il balcone è molto piccolo è importante avere una lampada a parete, non solo per quando si esce fuori, ma per tenerla accesa anche per godere, dall’interno, del balcone fiorito.
Il voltaggio può essere quello normale a 220 V perché sul balcone non c’è quell’eccesso di umidità caratteristico del giardino, dove è preferibile posizionare lampade a basa tensione.
Anche una presa d’acqua può essere utile per annaffiare le piante, anche perché oggi possiamo disporre irrigatori automatici a timer che entrano in funzione in caso di lunghe assenze.
Se il balcone è in pieno sole è importante prevedere una schermatura, perché le radici possono non essere sufficientemente protette dal terriccio e bruciarsi. La tenda da sole è la soluzione ideale ma, in caso di edificio condominiale, dovrà naturalmente uniformarsi alle caratteristiche previste dal regolamento.
La sistemazione delle piante deve tener conto delle dimensioni del balcone. Una soluzione può essere quella di mettere delle cassette con ganci, all’interno o all’esterno, in cui piantare fiori stagionali come tulipani, giacinti, narcisi, gerani, begonie, o rampicanti come l’edera, ilplumbago, ecc. Avendo cura di sistemare varie specie a seconda della stagione, si può avere sul balcone un’oasi di verde per tutto l’anno.
Un’altra soluzione è invece quella di ricoprire le pareti con tralicci per far crescere i rampicanti. I tralicci, in legno o in plastica, si trovano in vendita nei centri per il giardinaggio e per il fai da te e quelli in plastica offrono il vantaggio di essere resistenti agli agenti atmosferici.
Su di essi si può mettere oltre l’edera, la vite canadese o la clematide, e nei paesi più caldi anche il gelsomino, il caprifoglio, la passiflora.
I contenitori sono importanti per la salute delle piante. I vasi migliori sono quelli in materiale refrattario, che non si riscaldano o raffreddano facilmente, così da non sottoporre le piante a sbalzi di temperatura. Risultano quindi poco raccomandabili i vasi in cemento e assolutamente da evitare quelli in metallo.
I portavasi sono importanti per sollevare le piante da terra, ma devono essere più larghi dei vasi di almeno 3-4 cm, in modo che le piante vivano bene e l’aria circoli tra il vaso e il portavaso.
Le piante, per essere mantenute in buono stato, vanno opportunamente protette. D’estate, per preservarle dal sole, oltre che utilizzare una tenda sarà necessario stendere uno strato di torba sul terriccio.
Allo stesso modo in inverno le piante andranno protette dal freddo, soprattutto nelle regioni dal clima più rigido dove sarà necessario fasciare con idonei materiali i fusti di piante ed arbusti, per poi liberarli in primavera. Anche in questo caso bisognerà usare della torba per mantenerle al giusto tepore.
Quando si è in vacanza il problema principale è quello di non far mancare alle piante l’acqua di cui hanno bisogno. Per questo problema sono in vendita idonee apparecchiature che permettono diprogrammare l’irrigazione ad ore prestabilite. Oltretutto esse non rovinano l’estetica dei balconi perché i tubi e le apparecchiature possono essere facilmente mimetizzati tra le piante.
arch. Carmen Granata