La casa in vetrina augura a tutti un meraviglioso Natale da trascorrere nel calore delle vostre case.
E' stato un piacere condividere un altro anno con tutti i nostri lettori. Ci auguriamo di poterci sempre migliorare e potervi tenere compagnia anche per il nuovo anno ormai alle porte.
Non lasciatevi abbattere dalla crisi ma cogliete quanto di buono ci offre la vita ogni giorno.
lunedì 23 dicembre 2013
giovedì 5 dicembre 2013
Profumo di casa
Cari amici, a chi di noi non piacerebbe entrare a casa e trovarsi avvolti da una piacevole fragranza che inebria il corpo e lo spirito? E allora quest'oggi vorrei soffermare la vostra attenzione sui profumatori per ambiente. Ebbene si anche le nostre case possono concedersi il vezzo del profumo, anzi, esistono così tante varietà e possibilità da equipararsi quasi a quelli che usiamo per noi.
La mia prima scelta, dato anche il periodo magico che sta per cominciare, è sicuramente la candela profumata. Ne esistono davvero di molti tipi, tanto per citarne una, l' americana Yankee Candle, che ha fatto proprio della candela profumata un must, proponendo profumazioni originalissime adatte a ogni gusto e periodo dell'anno. Le candele profumate uniscono il fascino della luce soffusa, alla piacevolezza di una delicata fragranza che si diffonde nell'aria.
Negli ultimi anni, hanno però preso molto piede anche le profumazioni liquide che si diffondono nell'aria attraverso l'uso di bastoncini di legno, che impregnandosi rilasciano man mano la fragranza all'esterno. E' una scelta molto raffinata e spesso anche lo stesso contenitore del liquido è un oggetto di arredamento e design.
Esistono poi i profumi elettrici, quelli cioè che vanno inseriti attraverso un apposito apparecchio direttamente nella presa della corrente di casa, o quelli automatici a batterie, e cioè programmati per rilasciare il profumo ogni determinato periodo di tempo con l'intensità desiderata.
Infine, troviamo i profumatori spray, ovvero delle vere e proprie boccette di profumo spray da vaporizzare dove e quando è necessario, magari per coprire degli odori sgradevoli delle stanze della casa che necessitano di profumazione.
martedì 19 novembre 2013
ARKEDA-Salone Professionale dell'Architettura, Edilizia, Design & Arredo
Dove e Quando
ARKEDA la Mostra – Convegno dell’Architettura, Edilizia, Design e Arredo è la nuova grande iniziativa firmata Progecta che si terrà a Napoli dal 29 novembre al 01 dicembre, nel suggestivo scenario architettonico della Mostra d’Oltremare prestigiosa sede di architettura razionalista del 900 Italiano.
L’idea di questa iniziativa nasce dall’esigenza di colmare una grave lacuna culturale e informativa, oltre che commerciale del settore nel Centro-Sud Italia con la certezza di garantire una serie di incontri altamente qualificati alle principali Aziende nazionali selezionate per la partecipazione.
Arkeda renderà protagoniste le aziende di design, di arredo, illuminotecnica, outdoor, tecnologia, edilizia, materiali, e sarà visitata da un pubblico specializzato di architetti, arredatori, designer, ingegneri, rivenditori ed appassionati da tutta Italia.
L’evento sarà incentrato su una serie di dibattiti e workshop dedicati.
L’area convegni coadiuvata dall’Architetto Roberto Cappelli ospiterà i leader del settore che si alterneranno nelle sale per svolgere corsi di aggiornamento professionale e momenti di approfondimento e confronto grazie anche all’organizzazione di workshop mirati in cui relatori saranno addetti ai lavori specializzati nelle diverse categorie del settore.
Una grande convention di approfondimento sui temi dell’architettura degli interni e dell’arredamento legati al mondo del design: i settori dell’arredo d’interni, il mondo degli uffici, l’illuminotecnica, le superfici interne, facciate esterne e serramenti, arredo esterno, domotica, la cui ricerca e selezione verso il design è denominatore comune.
I dibattiti scientifici ed i workshop saranno curati da un comitato tecnico-scientifico di alto profilo, composto da professori della facoltà di Architettura Federico di Napoli, e della II Università di Napoli, dalla delegazione Campana dell’ADI, dagli ordini professionali degli Architetti, Ingegneri, Geometri, e dall’ANCE, oltre a noti designers ed architetti internazionali invitati a raccontare le proprie esperienze ai convegni.
Il programma sarà ricco di incontri, dibattiti e presentazioni di novità e tendenze del mondo del Design con la partecipazione ed il confronto tra esponenti della cultura nazionale e quella campana.
COSA OFFRE ARKEDA
AREA CONVENTION
Saranno a disposizione 3 conference rooms appositamente allestite full optional per la presentazione dei prodotti e per gli interventi dei rappresentanti delle aziende leader. Gli interventi seguiranno una scansione temporale che consentirà a chi avrà dato la propria adesione di informare la platea dei professionisti, presentando i propri progetti o prodotti innovativi, la tecnologia, i materiali, ecc.
I temi portanti della Convention saranno delineati nelle diverse sessioni tematiche dalle introduzioni accademiche dei più importanti esponenti dell’Architettura e del Design nazionale ed internazionale
AREA ESPOSITIVA
L’area espositiva saràallestita nei nuovissimi padiglioni 5 e 6 per 6.000 mq complessivi, e saranno presentate dalle aziende del Design Internazionale le novità più significative viste ai saloni di Milano e Bologna. Lo spazio espositivo garantisce la possibilità di approfondire in modo specifico i temi e le caratteristiche del prodotto contestualmente alla filosofia di ogni singola azienda con le migliaia di professionisti presenti.
Sarà possibile invitare presso lo spazio espositivo clienti ed ospiti per la domenica, giornata in cui è prevista l’apertura al pubblico su invito.
inoltre ALCUNI spazi saranno destinati all’Arte ed alla Cultura nei quali importanti artisti proporranno le loro ricerche.
Un galleria dedicata alla stampa del settore nazionale ed estera completerà il panorama dell’informazione.
Le opportunità espositive sono 2 area preallestita (layout in allegato) ed area nuda.
SPAZI PUBBLICITARI
E’ prevista la presenza con redazionali sui mezzi di comunicazione ARKEDA (Rivista, Newsletter, Dem, Web) e sulle pagine dei principali quotidiani del circuito regionale già programmate da settembre in poi. Possibilità di una pagina gratuita sul Magazine Arkeda, stampato in oltre 5.000 copie e due successive al costo di soli € 350,00 riservato solo ai partecipanti alla Mostra (anziché € 1.200/pag.)
VISITATORI
ARKEDA sarà visitata da un pubblico specializzato di architetti, arredatori, designer, ingegneri, rivenditori ed appassionati di tutta Italia; la campagna di comunicazione di massa e virale è già in atto. Le presenze sono garantite dal patrocinio degli Ordini degli Architetti, Ingegneri, Associazioni di Designer ed Università.
Gli inviti saranno estesi agli Ordini della regione Lazio, Puglia, Basilicata, Toscana, Emilia Romagna per i quali stiamo già attivando le agevolazioni Trenitalia con l’Alta Velocità fino al 50% di sconto per raggiungere Arkeda e per la sistemazione alberghiera in città.
Domenica 1 Dicembre l’ingresso sarà aperto anche al pubblico su invito delle aziende, rivenditori, agenti e ci saranno incontri e presentazioni dei prodotti in esposizione.
AZIENDE DESIGN E ARREDO
Importanti aziende del mondo del design e dell’arredo hanno già manifestato il loro interesse nei confronti dell’evento e stanno formalmente procedendo a confermare la loro partecipazione con entusiasmo.
ALTRE INFORMAZIONI
www.arkeda.it/rivista/
martedì 12 novembre 2013
10 consigli per riscaldare casa risparmiando
L'inverno sta arrivando e nelle nostre case è una continua lotta contro il gelo: come ottimizzare le risorse che abbiamo senza sprecare energia? Come mantenere l'appartamento caldo senza gravare sulle spese del riscaldamento? Alcuni pratici consigli per un inverno più "verde" e meno inquinante. (Focus.it)
La giusta umidità
No agli spifferi
Un aiuto ai termosifoni
Via l'aria in eccesso
Tenere i termosifoni sgombri
Nuova vita ai serramenti
Doppi vetri
Al sicuro dal gelo
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
No agli spifferi
Un aiuto ai termosifoni
Via l'aria in eccesso
Tenere i termosifoni sgombri
Nuova vita ai serramenti
Doppi vetri
Al sicuro dal gelo
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
Un aiuto ai termosifoni
Via l'aria in eccesso
Tenere i termosifoni sgombri
Nuova vita ai serramenti
Doppi vetri
Al sicuro dal gelo
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
MissHobby.com
Esistono anche fogli di alluminio isolanti per termosifoni che, applicati dietro ciascun elemento, tra la parete e il radiatore, riflettono il calore all'interno della stanza amplificando l'effetto della temperatura percepita.
Via l'aria in eccesso
Tenere i termosifoni sgombri
Nuova vita ai serramenti
Doppi vetri
Al sicuro dal gelo
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
MissHobby.com
Esistono anche fogli di alluminio isolanti per termosifoni che, applicati dietro ciascun elemento, tra la parete e il radiatore, riflettono il calore all'interno della stanza amplificando l'effetto della temperatura percepita. Nella foto, un singolare "paraspifferi" appoggiato sul calorifero...
Maccio Capatonda, Flickr
All'inizio della stagione fredda e in generale, ogni volta che il calore non si distribuisce uniformemente sulla superficie del termosifone, è necessario far sfiatare l'aria dai caloriferi aprendo l'apposita valvola situata di lato.
Tenere i termosifoni sgombri
Nuova vita ai serramenti
Doppi vetri
Al sicuro dal gelo
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
MissHobby.com
Esistono anche fogli di alluminio isolanti per termosifoni che, applicati dietro ciascun elemento, tra la parete e il radiatore, riflettono il calore all'interno della stanza amplificando l'effetto della temperatura percepita. Nella foto, un singolare "paraspifferi" appoggiato sul calorifero...
Maccio Capatonda, Flickr
All'inizio della stagione fredda e in generale, ogni volta che il calore non si distribuisce uniformemente sulla superficie del termosifone, è necessario far sfiatare l'aria dai caloriferi aprendo l'apposita valvola situata di lato.
mostlysunshine, Flickr
Ogni tanto è bene ricordarsi che il termosifone non è un armadio, né uno scaffale: usarlo per appendere calzini, asciugamani e biancheria da scaldare ne limiterà l'efficienza impedendo al calore di irraggiarsi al meglio.
Nuova vita ai serramenti
Doppi vetri
Al sicuro dal gelo
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
MissHobby.com
Esistono anche fogli di alluminio isolanti per termosifoni che, applicati dietro ciascun elemento, tra la parete e il radiatore, riflettono il calore all'interno della stanza amplificando l'effetto della temperatura percepita. Nella foto, un singolare "paraspifferi" appoggiato sul calorifero...
Maccio Capatonda, Flickr
All'inizio della stagione fredda e in generale, ogni volta che il calore non si distribuisce uniformemente sulla superficie del termosifone, è necessario far sfiatare l'aria dai caloriferi aprendo l'apposita valvola situata di lato.
mostlysunshine, Flickr
Ogni tanto è bene ricordarsi che il termosifone non è un armadio, né uno scaffale: usarlo per appendere calzini, asciugamani e biancheria da scaldare ne limiterà l'efficienza impedendo al calore di irraggiarsi al meglio.
Jejjina, Flickr
Nel caso di appartamenti vecchi una delle prime cose da fare è sostituire gli infissi danneggiati di porte e finestre e applicare guarnizioni nuove, completamente isolanti, dove serve.
Doppi vetri
Al sicuro dal gelo
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
MissHobby.com
Esistono anche fogli di alluminio isolanti per termosifoni che, applicati dietro ciascun elemento, tra la parete e il radiatore, riflettono il calore all'interno della stanza amplificando l'effetto della temperatura percepita. Nella foto, un singolare "paraspifferi" appoggiato sul calorifero...
Maccio Capatonda, Flickr
All'inizio della stagione fredda e in generale, ogni volta che il calore non si distribuisce uniformemente sulla superficie del termosifone, è necessario far sfiatare l'aria dai caloriferi aprendo l'apposita valvola situata di lato.
mostlysunshine, Flickr
Ogni tanto è bene ricordarsi che il termosifone non è un armadio, né uno scaffale: usarlo per appendere calzini, asciugamani e biancheria da scaldare ne limiterà l'efficienza impedendo al calore di irraggiarsi al meglio.
Jejjina, Flickr
Nel caso di appartamenti vecchi una delle prime cose da fare è sostituire gli infissi danneggiati di porte e finestre e applicare guarnizioni nuove, completamente isolanti, dove serve.
Diego Ciarloni, Flickr
L'utilizzo dei doppi vetri permette di risparmiare il 20-25% sulle spese di riscaldamento. La scelta di installarli quindi, comporta un costo che verrà totalmente ammortizzato dalle bollette successive e che beneficia anche di consistenti sgravi fiscali (attualmente del 55%).
Al sicuro dal gelo
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
MissHobby.com
Esistono anche fogli di alluminio isolanti per termosifoni che, applicati dietro ciascun elemento, tra la parete e il radiatore, riflettono il calore all'interno della stanza amplificando l'effetto della temperatura percepita. Nella foto, un singolare "paraspifferi" appoggiato sul calorifero...
Maccio Capatonda, Flickr
All'inizio della stagione fredda e in generale, ogni volta che il calore non si distribuisce uniformemente sulla superficie del termosifone, è necessario far sfiatare l'aria dai caloriferi aprendo l'apposita valvola situata di lato.
mostlysunshine, Flickr
Ogni tanto è bene ricordarsi che il termosifone non è un armadio, né uno scaffale: usarlo per appendere calzini, asciugamani e biancheria da scaldare ne limiterà l'efficienza impedendo al calore di irraggiarsi al meglio.
Jejjina, Flickr
Nel caso di appartamenti vecchi una delle prime cose da fare è sostituire gli infissi danneggiati di porte e finestre e applicare guarnizioni nuove, completamente isolanti, dove serve.
Diego Ciarloni, Flickr
L'utilizzo dei doppi vetri permette di risparmiare il 20-25% sulle spese di riscaldamento. La scelta di installarli quindi, comporta un costo che verrà totalmente ammortizzato dalle bollette successive e che beneficia anche di consistenti sgravi fiscali (attualmente del 55%).
Cinzia A. Rizzo / fataetoile BUSY, Flickr
L'isolamento termico delle pareti della casa con cartongesso, polistirene o qualunque altro materiale isolante è un altro metodo efficace per evitare dispersioni di calore.
L'importanza delle tapparelle
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
MissHobby.com
Esistono anche fogli di alluminio isolanti per termosifoni che, applicati dietro ciascun elemento, tra la parete e il radiatore, riflettono il calore all'interno della stanza amplificando l'effetto della temperatura percepita. Nella foto, un singolare "paraspifferi" appoggiato sul calorifero...
Maccio Capatonda, Flickr
All'inizio della stagione fredda e in generale, ogni volta che il calore non si distribuisce uniformemente sulla superficie del termosifone, è necessario far sfiatare l'aria dai caloriferi aprendo l'apposita valvola situata di lato.
mostlysunshine, Flickr
Ogni tanto è bene ricordarsi che il termosifone non è un armadio, né uno scaffale: usarlo per appendere calzini, asciugamani e biancheria da scaldare ne limiterà l'efficienza impedendo al calore di irraggiarsi al meglio.
Jejjina, Flickr
Nel caso di appartamenti vecchi una delle prime cose da fare è sostituire gli infissi danneggiati di porte e finestre e applicare guarnizioni nuove, completamente isolanti, dove serve.
Diego Ciarloni, Flickr
L'utilizzo dei doppi vetri permette di risparmiare il 20-25% sulle spese di riscaldamento. La scelta di installarli quindi, comporta un costo che verrà totalmente ammortizzato dalle bollette successive e che beneficia anche di consistenti sgravi fiscali (attualmente del 55%).
Cinzia A. Rizzo / fataetoile BUSY, Flickr
L'isolamento termico delle pareti della casa con cartongesso, polistirene o qualunque altro materiale isolante è un altro metodo efficace per evitare dispersioni di calore.
ilovebutter, Flickr
Anche la scelta delle tapparelle è importante: assicuratevi che le vostre siano in buono stato oppure optate per la loro sostituzione. Abbassarle appena scende la temperatura, la sera, può contribuire a mantenere il calore dentro casa.
Tende dentro e fuori
Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero non possiamo esimerci dal tenere i caloriferi accesi. Attenzione a non esagerare, però: la temperatura ideale è compresa tra i 18 °C e i 20 °C. Per aumentare la percezione del calore ed evitare che l'aria di casa, a causa delle alte temperature, diventi troppo secca, è utile posizionare un umidificatore sopra o in prossimità dei caloriferi. Una vaschetta di ceramica piena d'acqua andrà benissimo.
LaMenta3, Flickr
Una volta creata la temperatura ideale in casa occorre evitare inutili dispersioni di calore: ben vengano quindi i paraspifferi posti sul bordo inferiore delle finestre o sotto alle porte. Anche quelli tradizionali, riempiti di sabbia o semplicemente di stoffa e cotone, funzionano bene.
MissHobby.com
Esistono anche fogli di alluminio isolanti per termosifoni che, applicati dietro ciascun elemento, tra la parete e il radiatore, riflettono il calore all'interno della stanza amplificando l'effetto della temperatura percepita. Nella foto, un singolare "paraspifferi" appoggiato sul calorifero...
Maccio Capatonda, Flickr
All'inizio della stagione fredda e in generale, ogni volta che il calore non si distribuisce uniformemente sulla superficie del termosifone, è necessario far sfiatare l'aria dai caloriferi aprendo l'apposita valvola situata di lato.
mostlysunshine, Flickr
Ogni tanto è bene ricordarsi che il termosifone non è un armadio, né uno scaffale: usarlo per appendere calzini, asciugamani e biancheria da scaldare ne limiterà l'efficienza impedendo al calore di irraggiarsi al meglio.
Jejjina, Flickr
Nel caso di appartamenti vecchi una delle prime cose da fare è sostituire gli infissi danneggiati di porte e finestre e applicare guarnizioni nuove, completamente isolanti, dove serve.
Diego Ciarloni, Flickr
L'utilizzo dei doppi vetri permette di risparmiare il 20-25% sulle spese di riscaldamento. La scelta di installarli quindi, comporta un costo che verrà totalmente ammortizzato dalle bollette successive e che beneficia anche di consistenti sgravi fiscali (attualmente del 55%).
Cinzia A. Rizzo / fataetoile BUSY, Flickr
L'isolamento termico delle pareti della casa con cartongesso, polistirene o qualunque altro materiale isolante è un altro metodo efficace per evitare dispersioni di calore.
ilovebutter, Flickr
Anche la scelta delle tapparelle è importante: assicuratevi che le vostre siano in buono stato oppure optate per la loro sostituzione. Abbassarle appena scende la temperatura, la sera, può contribuire a mantenere il calore dentro casa.
gualtiero, Flickr
Utilizzare tende impermeabili esterne, oltre a tendaggi interni, può contribuire a prevenire dispersioni di calore.
giovedì 7 novembre 2013
Ristrutturare casa con la resina
Un’ottima idea per chi vuole ristrutturare la propria casa, dando un tocco particolare è quella di utilizzare la resina. L’uso della resina su pareti e pavimenti è qualcosa che si è andato sempre più diffondendo negli ultimi tempi, a causa dei vantaggi che questa soluzione offre.
C’è da tenere presente che con il termine “resina” ci si riferisce a un grosso insieme di composti polimerici, che hanno la particolarità di conferire ai materiali trattati caratteristiche simili a quelle del vetro, della ceramica e della pietra. Le resine sono quindi un’alternativa ad altri materiali tradizionali di rivestimento e possono essere applicate a supporti di varia natura sia in interni che in esterni.
Uno dei vantaggi della resina è infatti quello di poter essere applicata su vecchie pavimentazioni, come quelle di piastrelle o parquet, ottenendo un effetto uniforme e ricoprente. La superficie, che rimane liscia e impermeabile, può essere facilmente pulita con un normale detergente.
Grazie infatti alla particolare composizione della resina, i rivestimenti così trattati sono assolutamente impermeabili e resistono senza problemi ad attacchi di muffe e batteri. Per questo le resine sono sempre più utilizzate da chi deve ristrutturare casa.
Per quanto riguarda invece la scelta degli effetti da ottenere, le resine danno infinite possibilità. Ne esistono infatti di qualsiasi colore e sfumatura e con diverso potere riflettente che va dall’interamente opaco con effetto satinato al lucido più spinto.
Un altro vantaggio delle resine è la totale non tossicità. I prodotti che le compongono sono infatti privi di solventi tossici e di altre sostanze che possono essere pericolose per l’ambiente o le persone.
Per effettuare la posa, anche se la cosa è relativamente semplice, è bene fare intervenire un professionista a meno che non si siano già fatti lavori simili in passato. La posa della resina consiste essenzialmente di 4 passaggi:
1 – pulitura con detergente neutro della superficie da trattare
2 – stesure di un primo strato con appositi rulli
3 – stesura di ulteriori tre strati con l’uso di spatole
4 – stesura dello strato più esterno che sarà quello che darà l’effetto al rivestimento
Uno dei vantaggi della resina è l’ottimo rapporto costo/qualità. Un rivestimento di resina, considerando soprattutto il fatto di poter essere applicato a pavimenti, parquet e piastrelle vecchie, ha infatti un prezzo relativamente basso. Il costo finale dipende chiaramente dall’area da rivestire e dal tipo di resina utilizzato e dall’effetto voluto ma si mantiene comunque abbastanza basso da poter essere considerato un’ottima soluzione in moltissime situazioni. (ristrutturarecasa.biz)
martedì 5 novembre 2013
La legge di stabilità e le nuove tasse
Cari amici lettori, oggi vorrei approfondire con voi il discorso"nuove tasse" che tanto interessa l'attualità di questi giorni, con un articolo tratto da il corriere della sera.
Al posto dell’Imu e della Tares ne arrivano
addirittura tre: Trise, Tari e Tasi
addirittura tre: Trise, Tari e Tasi
Se c’è una cosa che il Fisco riesce a fare con grande facilità, è cambiare i nomi delle tasse. Così al posto dell’Imu e della Tares ne arrivano addirittura tre: Trise, Tari e Tasi. Il lettore abbia un po’ di pazienza e più sotto troverà svelato il mistero delle sigle, ma intanto fermiamoci al fatto che sono troppe. La fantasia, quando si tratta di imposte, è davvero al potere. Mentre, quando si deve decidere dove tagliare la spesa, la mente del governo, di qualsiasi governo, sembra per qualche strana ragione rattrappirsi. Rispetta questo vizio anche la bozza del decreto Stabilità da ieri in circolazione. Un provvedimento che, stando alle anticipazioni, contiene alcune cose buone come l’aumento delle detrazioni per i lavoratori dipendenti, gli sgravi Irap per chi assume. Il problema è che per finanziare le cose buone si finisce, spesso, per fare cose cattive. Come aumentare le tasse già esistenti. O peggio, inventarsene di nuove.
E così per finanziare la miniriduzione del cuneo fiscale si è pensato di elevare l’aliquota che colpisce le rendite finanziarie (interessi sui depositi bancari, dividendi, cedole sulle obbligazioni, capital gain) portandola dal 20 al 22%. Aumenterà anche la minipatrimoniale sugli investimenti (dall’1,5 per mille all’1,65). Come dire: la vera riserva nazionale, il risparmio, in grado di far sopportare al Paese la grande crisi, è ancora presa di mira. Risultato: gli investitori, anziché avvicinarsi, potranno allontanarsi. Certo, che in Italia sia corretto tassare meno il lavoro, e un po’ di più le rendite improduttive è corretto: dal 2011, però, l’aliquota su interessi e dividendi è quasi raddoppiata passando dal 12,5% al 22%. Un incremento che va anche nella direzione delle richieste della Cgil di Susanna Camusso.
E veniamo alla commedia Imu. Confermato che non si pagherà più sull’abitazione principale. Non verrà però sostituita dalla Service Tax, come sembrava, ma dalla Trise (Tassa sui rifiuti e sui servizi). Una tassa bicefala fatta dalla Tari - la ex Tares destinata a coprire i costi della raccolta rifiuti - e dalla neonata Tasi che servirà a finanziare i costi dei servizi indivisibili dei Comuni. I proprietari immobiliari per la Tasi non dovrebbero pagare, complessivamente, più di quanto avrebbero sborsato con l’Imu - ma attenzione con l’aliquota massima prevista dalla legislazione e non con quella applicata dal Comune - più un piccolo obolo dell’1 per mille. Una sorta di clausola di salvaguardia. Le seconde case torneranno a pagare l’Irpef al 50% sulla rendita catastale. Una misura inserita ad agosto, poi ritirata. Insomma il Fisco è fantasioso. E anche testardo. Troppo .
Massimo FracaroNicola Saldutti
giovedì 31 ottobre 2013
Sposarsi a Vico Equense ... live, enjoy and remember...
Oggi vorrei parlarvi di questa prima grande fiera che si terrà nella nostra Vico Equense i prossimi 9 e 10 Novembre. Forse alcuni si chiederanno cosa c'entra il "mondo sposi" con un blog che si occupa di casa. Ebbene le due cose spesso vanno a braccetto, perchè sposarsi il più delle volte coincide col mettere su casa. Per questo motivo saranno presenti all'evento anche le principali attività commerciali di Vico Equense relative all'arredamento e al design. Un appuntamento assolutamente da non perdere, per tutti coloro che pensano alle nozze ma anche per tutti gli altri che non vogliono lasciarsi scappare l'opportunità di vedere in un unico evento tutto il meglio che offre questo Paese. Cosa aspettate allora? Segnatelo in agenda e non prendete impegni, sabato 9 e domenica 10 novembre presso l'Hotel Aequa a Vico Equense.
Per tutti i dettagli e gli aggiornamenti visitate la pagina facebook dedicata.
martedì 29 ottobre 2013
L'importanza di rinnovarsi in tempo di crisi: vi presento la nuova Agenzia Studio Savarese
Quasi sei anni fa nasceva lo Studio Savarese, una nuova agenzia immobiliare con poche pretese e molta trasparenza, a partire dal nome, un simbolo di chiarezza e onestà nei confronti del cliente. Da allora di tempo ne è passato, la spensieratezza iniziale si è trasformata pian piano in professionalità, cercando di restare sempre coerenti con il nostro modo di essere.
Oggi, nel pieno della crisi mondiale, che per prima ha investito il mattone e che ha messo in ginocchio moltissime aziende, intraprendiamo una nuova avventura, un'agenzia completamente rinnovata che spera di essere sempre più vicina alle esigenze dei propri clienti.
Siamo consapevoli che non sarà facile, ma allo stesso tempo crediamo fortemente che mai come ora è importante rinnovarsi per non inabissare nell'incertezza e nel caos nazionale ma creare nuovi stimoli per lavorare bene e meglio.
Restiamo sempre gli stessi, persone semplici e oneste con tanta voglia di fare, solo con un vestito tutto nuovo, che speriamo sinceramente che ci porti fortuna.
Oggi, nel pieno della crisi mondiale, che per prima ha investito il mattone e che ha messo in ginocchio moltissime aziende, intraprendiamo una nuova avventura, un'agenzia completamente rinnovata che spera di essere sempre più vicina alle esigenze dei propri clienti.
Siamo consapevoli che non sarà facile, ma allo stesso tempo crediamo fortemente che mai come ora è importante rinnovarsi per non inabissare nell'incertezza e nel caos nazionale ma creare nuovi stimoli per lavorare bene e meglio.
Restiamo sempre gli stessi, persone semplici e oneste con tanta voglia di fare, solo con un vestito tutto nuovo, che speriamo sinceramente che ci porti fortuna.
lunedì 23 settembre 2013
MADE expo - Milano Architettura Design Edilizia
Dal 02 al 05 Ottobre prossimi, Milano ospiterà un'altra importantissima fiera espositiva; MADE Expo è l'evento internazionale dedicato ad Architettura, Design ed Edilizia. Durante i giorni della manifestazione il polo fieristico di Milano diventa il punto di riferimento e laboratorio di nuove idee, analisi e soluzioni.
L'evento si configura come luogo di incontro tra operatori e visitatori capace di creare un dialogo con il mondo della produzione, degli utenti e della ricerca.
L'obiettivo è quello di organizzare un evento che abbia visibilità a livello internazionale, in grado di mettere in mostra l'eccellenza produttiva nel settore della tecnologia, dell'architettura e del design.
La manifestazione si rinnova puntando sui temi della riqualificazione urbana, la ristrutturazione energetica in chiave di efficienza e risparmio, la tutela e la manutenzione del territorio e delle infrastrutture e non ultima la sicurezza degli edifici e la prevenzione antisismica.
Per ulteriori info e prenotazioni on-line clicca qui
venerdì 20 settembre 2013
Sempre più vicina la riforma del catasto, ecco le ultime novità
è la riforma che il mattone attende da anni, un tassello fondamentale per la costruzione della nuova service tax. le norme che modificano il catasto hanno ricevuto il primo sì dalla commissione finanze della camera e il loro iter appare ormai viaggiare spedito. tutto l'impianto si baserà sul principio dell'invarianza di gettito, in nessun caso la riforma dovrà portare ad un aggravio dell'imposizione fiscale complessiva sulla casa
dal vano al metro quadrato
il testo ha ricevuto delle lievi modifiche rispetto alla versione uscita dal comitato ristretto guidato da Daniele capezzone, ora presidente della commissione. la riforma prevede che la rendita catastale sarà determinata mediante un sistema di estimo che si baserà sul metro quadrato e non sul vano. in questo modo, si dovrebbero avvantaggiare le abitazioni più piccole
si terrà inoltre conto della relazione tra valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni con differenze di ambito territoriale anche all'interno di uno stesso comune. l'esempio classico è quello degli appartamenti nel centro storico di roma, che sono oggi accatastati come case popolari, ma che in realtà sono abitazioni di prestigio, con un valore di mercato altissimo
invarianza di gettito
il punto centrale di tutta la riforma è il principio dell"invarianza di gettito". con le nuove rendite verranno infatti delle modifiche delle relative aliquote impositive, delle eventuali deduzioni, detrazioni o franchigie. ciò per fare in modo che non ci sia un aggravio del carico fiscale complessivo
le novità
tra le novità approvate in commissione un emendamento grillino che prevede "la condivisione telematica dei dati e dei documenti tra l'agenzia delle entrate e gli uffici urbanistici dei comuni in modo da creare una corretta ed unica corrispondenza tra documenti progettuali depositati, elaborati catastali e stati di fatto degli immobili"
FONTE: IDEALISTA.IT
mercoledì 18 settembre 2013
Raccolta differenziata: 10 regole per farla con classe
Dove vanno i cartoni sporchi di pizza? Le lampadine? E le cassette di legno? Non basta riconoscere e separare i diversi materiali. La raccolta differenziata di prima qualità prevede accortezze che fanno davvero la differenza, anche in termini economici...Nel corso della prima Giornata nazionale del Riciclo e della Raccolta differenziata di Qualità, sabato 2 ottobre 2010 si, nelle 20 piazze italiane è stato distribuito il Decalogo della Raccolta Differenziata di Qualità:
1. Separa correttamente gli imballaggi in base al materiale di cui sono fatti e mettili nell'apposito contenitore per la raccolta differenziata. Grazie a te che separi gli imballaggi e al Comune che li raccoglie, Conai fa rinascere l'acciaio, l'alluminio, la carta, il legno, la plastica e il vetro.
2. Riduci sempre, se possibile, il volume degli imballaggi: schiaccia le lattine e le bottiglie di plastica richiudendole poi con il tappo, comprimi carta e cartone. Se fai questo, renderai più efficace il servizio di raccolta differenziata.
3. Dividi, quando è possibile, gli imballaggi composti da più materiali, ad esempio i contenitori di plastica delle merendine dalla vaschetta di cartone oppure i barattoli di vetro dal tappo di metallo. Se fai questo, limiterai le impurità e permetterai di riciclare più materiale.
4. Togli gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata. Se fai questo, ridurrai le quantità di materiali che vengono scartate.
5. Sappi che la carta sporca (di cibo come i cartoni della pizza, di terra, di sostanze velenose come solventi o vernici), i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno nel contenitore della carta; e che il loro conferimento peggiora la qualità della raccolta differenziata di carta e cartone.
6. Fai attenzione a non mettere nel contenitore del vetro oggetti in ceramica, porcellana, specchi e lampadine. Inserire tali materiali può vanificare i tuoi sforzi perché rovina la raccolta del vetro.
7. Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in alluminio. Oltre alle più note lattine per bevande, separa anche vaschette e scatolette per il cibo, tubetti, bombolette spray e il foglio sottile per alimenti.
8. Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in acciaio, solitamente riportano le sigle FE o ACC. Le trovi su barattoli per conserve, scatolette del tonno, lattine e bombolette, fustini e secchielli, tappi corona e chiusure di vario tipo per bottiglie e vasetti.
9. Introduci nel contenitore per la raccolta differenziata della plastica tutte le tipologie di imballaggi. Fai attenzione a non introdurre altri oggetti, anche se di plastica, come giocattoli, vasi, piccoli elettrodomestici, articoli di cancelleria e da ufficio.
10. Ricorda che se hai imballaggi in legno li puoi portare alle isole ecologiche comunali attrezzate. Cassette per la frutta e per il vino, piccole cassette per i formaggi, sono tutti imballaggi che possono essere riciclati.
Il miglioramento della qualità della raccolta differenziata - classificata per fasce di qualità che misurano omogeneità, presenza di materiali estranei non riciclabili - si traduce, infatti, per un comune di 100.000 abitanti (con una raccolta differenziata complessiva intorno al 45%) in corrispettivi economici che vanno dai 232.000 euro all'anno per materiale classificato in 3° fascia di qualità per arrivare a circa 1 milione di Euro l'anno per materiale classificato in 1° fascia di qualità, quadruplicando quindi i corrispettivi.
Un meccanismo, che per una città di 1.000.000 di abitanti (con una raccolta differenziata complessiva intorno al 45%), prevede finanziamenti che possono arrivare a 9,5 milioni di Euro l'anno per una raccolta differenziata di 1° fascia. Anche in questo caso, con il passaggio dalla 3° fascia di qualità alla 1° il corrispettivo è quattro volte tanto: si passa da 2,3 milioni di euro a 9,5 milioni di euro all'anno. Risorse preziose che i Comuni utilizzeranno per il progressivo miglioramento del servizio di gestione dei rifiuti da imballaggio per i cittadini.
Fonte: Eco dalle Città
mercoledì 11 settembre 2013
Attestato di Prestazione Energetica, 5 cose da sapere sull’APE
In questi giorni ce lo state chiedendo in tanti, sopratutto i locatori che si trovano a dovere allegare obbligatoriamente il certificato APE al contratto di locazione. Cerchiamo di fare un po di chiarezza in merito all'argomento.Proseguiamo la nostra analisi degli aspetti più controversi dell’Attestato di Prestazione Energetica, il c.d. APE, introdotto dal DL 63/2013 all’art. 6 di modifica il d.lgs. 192/2005. Come noto, l’APE va a sostituire l’ACE, l’Attestato di Certificazione Energetica.
In attesa dei decreti che aggiorneranno i criteri di calcolo necessari per la redazione dell’APE, i certificatori energetici possono continuare a utilizzare le regole del DPR 59/2009 (leggi in proposito Attestato di Prestazione Energetica, si continua con le vecchie regole … per ora).
Vediamo di fornire alcuni chiarimenti, organizzati in 5 punti, per informare i lettori su alcuni aspetti specifici riguardanti l’obbligo o meno dell’allegazione dell’Attestato di Prestazione Energetica agli atti notarili che riguardano immobili e terreni.
Preliminarmente, ricordiamo che recentemente anche il Centro Studi del Notariato ha preparato una nota molto dettagliata sull’allegazione dell’APE agli atti immobiliari.
1. Quando deve essere pronto l’APE?In caso di compravendita, l’Attestato di Prestazione Energetica deve essere disponibile per tutti i potenziali acquirenti di un immobile. La consegna del documento può avvenire, invece, al momento della stipula del contratto preliminare con il promissario acquirente.
2. Validità del vecchio ACESe un immobile messo in vendita possiede già un ACE, non c’è obbligo di produrre l’Attestato di Prestazione Energetica. Ovviamente, l’ACE deve essere ancora in corso di validità e il fabbricato non deve avere subito lavori di riqualificazione, tali da modificare le performance energetiche, successivi all’emissione del vecchio documento.
3. È sempre obbligatorio allegare l’APE?No, non sempre. Dipende dal tipo di immobile oggetto della transazione (compravendita o locazione). Per sapere quali sono i casi in cui il proprietario non è tenuto ad allegare l’Attestato di Prestazione Energetica si può consultare il post Certificazione energetica, tutti i casi in cui non serve allegare l’APE.
4. L’APE va allegato solo per contratti di compravendita e locazione?In tutti i casi in cui un immobile deve possedere l’Attestato di Prestazione Energetica, questo va allegato non solo agli atti di compravendita e di locazione, ma pure a qualsiasi altro atto che comporti un trasferimento di proprietà e/o diritti sia a titolo oneroso che gratuito. Quindi, obbligo di allegazione dell’APE anche per donazioni, patti di famiglia, conferimenti di fabbricati nei patrimoni delle società, permute, ecc.
5. Un accordo tra le parti consente di non produrre l’APE?No, nella maniera più assoluta. Un accordo tra acquirente e venditore o tra locatore e locatario che evita l’allegazione dell’Attestato di Prestazione Energetica non è ammissibile ed è illegittimo sulla base del diritto privato. Un contratto che contenga un accordo di tal genere è, pertanto, nullo. Non ha mai effetto e non può essere sanato. (ediltecnico.it)
lunedì 9 settembre 2013
Ecobonus 2013: sì del Senato, il decreto è legge. Arrivano sconti su elettrodomestici
Il testo, tornato in terza lettura a Palazzo Madama, è stato approvato con 249 voti a favore e 2 soli contrari. Saranno presto in vigore le nuove detrazioni per ristrutturazioni e interventi di risparmio energetico
Il Senato ha approvato con 249 sì e due no il decreto sugli Ecobonus, tornato in terza lettura aPalazzo Madama. Il provvedimento, che riguarda l’efficienza energetica e le ristrutturazioni edilizie, non è stato modificato ed è convertito in legge.
Arrivano quindi i nuovi sconti per ristrutturazioni e interventi di risparmio energetico. Ora le norme approdano in Gazzetta Ufficiale e subito scatteranno, con effetti pratici, le novità introdotte durante l’iter parlamentare. Tra queste la possibilità di scontare dall’Irpef l’acquisto dei grandielettrodomestici o di poter sfruttare il bonus del 65% per le caldaie a pompa di calore, tra le quali anche alcuni impianti di aria condizionata. Tra le ultime novità quelle che rendono gli incentivi stabili a partire dal 2014 (ma il governo dovrà trovare le risorse con la Legge di Stabilità ad ottobre) e le detrazioni del 65% per l’efficienza energetica applicabili per tutto il 2013 anche all’adeguamento antisismico. Ecco i principali contenuti del decreto. (ilcorrieredellasera)
Efficienza energetica: detrazione d’imposta del 65%, ripartita in 10 anni, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2013 per la riqualificazione energetica di edifici; per gli interventi sulle parti comuni dei condomini le detrazioni sono per le spese sostenute fino al 30 giugno 2014.
Pompe di calore: sono detraibili anche le spese di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia e di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.
Consolidamento antisismico: una detrazione del 65% delle spese per il consolidamento antisismico su prime case e capannoni nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2); vale fino al 31 dicembre 2013
Ristrutturazioni: prorogata al 31 dicembre 2013 la scadenza dell’innalzamento delle detrazione IRPEF dal 36 al 50% delle spese per le ristrutturazioni, entro un limite di 96.000 euro.
Mobili e frigo: detrazione del 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (per i forni classe A), per le case oggetto di ristrutturazione, per un importo massimo di 10.000 euro.
Stabilizzazione e incentivi: dal 2014 tutti gli incentivi del settore saranno stabilizzati (stop alle semplici proroghe): “le misure e gli incentivi selettivi di carattere strutturale” riguarderanno l’efficienza energetica e idrica, il sismico, la messa in sicurezza degli edifici, la depurazione delle acque contaminate da arsenico, la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici. La quantità delle detrazioni sarà decisa nelle Legge di Stabilità, a ottobre.
Edifici a energia quasi zero: entro il 31 dicembre 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere a “energia quasi zero”; per gli edifici pubblici, comprese ospedali e scuole, il termine è anticipato al 31 dicembre 2018. Entro giugno 2014 il governo dovrà elaborare un Piano di azione.
Ape: l’Attestato di prestazione energetica sostituisce l’Ace (attestato di certificazione energetica). Esso deve essere fornito per i nuovi edifici dal costruttore; per gli edifici esistenti venduti o locati, dal proprietario. Senza l’Ape i contratti di vendita e locazione sono nulli. L’Ape, redatto da un tecnico accreditato, ha una validità di 10 anni e deve essere aggiornato ad ogni intervento che modifichi le prestazioni energetiche. Il governo si è impegnato, accogliendo un ordine del giorno, a modificare, in un successivo provvedimento la norma che sanziona con la nullità il contratto di locazione qualora il proprietario non alleghi l’Ape
Cig: incrementato il Fondo sociale per l’occupazione e la formazione di 47,8 milioni di euro per il 2013 e di 121,5 milioni per il 2014 per gli ammortizzatori in deroga. In tutto le risorse per la Cig in deroga ora ammontano per il 2013 a 1.962,8 milioni di euro, e per il 2014 a 1.121,5 milioni.
Libri scuola: stop all’aumento Iva dal 4 al 21% di Cd e Dvd allegati a libri scolastici e universitari e ai Dizionari. Aumenta invece l’Iva sui gadget allegati a riviste e giornali. -
Merendine: sale l’Iva dal 4 al 10% su alimenti e bevande venduti nei distributori automatici.
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